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IL SONDAGGIO
22 Maggio 2024 - 20:19
Pentenero e Cirio
Alberto Cirio vola nei sondaggi. Secondo l’istituto demoscopico Noto si profila una vittoria larga che sfiora il 60% delle preferenze per il candidato del centrodestra. Le intenzioni di voto sono state sondate in vista dell’incontro televisivo a Porta a Porta e danno la candidata del centrosinistra Gianna Pentenero ferma al 27%. Sarah Disabato invece, in lizza, con le insegne dei Cinque Stelle, porterebbe a casa l’11%. Un pronostico che si colloca nel contesto di dibattiti quotidiani tra i tre candidati che, ieri mattina, si sono misurati sul tema dei trasporti e delle infrastrutture.
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Linee sospese, tantissimi territori delle province torinesi non ancora collegati al corridoio metropolitano, ma anche ritardi e continue ridefinizioni dei piani in corso d’opera. Sul tema trasporti Gianna Pentenero (centrosinistra) e Sarah Disabato (Movimento 5 Stelle) non le mandano a dire. «Assistiamo a uno scaricabarile imbarazzante. Il Piemonte ha oggi ben 14 linee sospese. Chi oggi parla di grandi opere dovrebbe dimostrare di riuscire a portarle avanti» va subito all’attacco Disabato, in occasione del dibattito “Collegare il Piemonte al Futuro”. Il riferimento è chiaro. Sul piatto c’è il traforo del Monte Bianco, il cui traffico è stato deviato dallo scorso 15 maggio, verso il tunnel del Frejus, per via di un problema tecnico. Il dibattito mette così subito in luce l’esigenza di un raddoppio del tunnel del Monte Bianco. «Non si può più aspettare, ne va dell’economia di tutto il paese, non solo del nord-ovest», aveva anche confermato Uncem (Unione delle comunità montane).
Gli fanno eco le parole di Pentenero: «È inaccettabile che Ivrea non sia collegata al servizio metropolitano Sfm e, quindi, non sia collegata al capoluogo. O che per colpa di una frana il tratto Torino - Acqui, che copre circa 100km, richieda 5 ore di auto per essere percorso. Ci sono un sacco di territori che fanno veramente fatica a raggiungere in tempi “reali” Torino», aggiunge Pentenero.
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Dal canto suo, Alberto Cirio fa sfoggio di pragmatismo e replica: «Governando la Regione abbiamo prima di tutto il dovere di tenere i conti in ordine e la nostra priorità, pur con una zavorra non indifferente di debito ereditata (di circa 6 milioni, 4 dei quali ancora da saldare nei prossimi anni), era vedere la luce della nuova linea Torino - Caselle», dice e fa riferimento alla tratta inaugurata lo scorso 19 gennaio e tenuta a battesimo dall’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini - Lega. «Con questo quadro abbiamo fatto tutto quello che abbiamo potuto - ribadisce Cirio - e i risultati sono stati grandi. Oggi che da Fossano, Alba, da gennaio da Asti si possa prendere il treno per arrivare diritti in aeroporto è un importante traguardo». Il presidente in carica ha poi citato il prossimo progetto finanziato da Pnrr per aprire il passante tra la stazione Porta Nuova e la poco distante Porta Susa, per “liberare” le stazioni dagli incolonnamenti in entrata da Biella e provincia. Insomma, interventi che il presidente avrebbe preso con una grande serietà, pur dovendo affrontare un momento storico tutt’altro che tranquillo. «Abbiamo dovuto governare per due anni Covid, e questo ci ha impedito una puntuale programmazione delle opere pubbliche. Ciò non va perso di vista», conclude Cirio.
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