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La crisi

Dopo 55 anni di storia, addio alla merceria Paglia

L’attività chiuderà a inizio luglio. «I rincari ci hanno affossato»

Negozio Paglia

Lo storico negozio di abbagliamento della Crocetta

Un’altra attività che abbasserà per sempre la saracinesca. Una di quelle che si passa di padre in figlio, e che negli anni ’70 vedeva formarsi la coda fuori dal negozio. Un’istituzione per il quartiere, che dagli inizi di luglio non avrà più il suo negozio di merceria e abbigliamento di via Fratelli Carle 45. Chiude dopo più di cinquant’anni la merceria Paglia, aperta a fine 1969 da Giuseppe Bianco e dalla moglie Ida Paglia. «Il nome del negozio è un omaggio a mia suocera – racconta la nuora Maria Guagliardo – che si occupava di allestire la vetrina».

La storica vetrina della merceria 




Dopo la pensione, il testimone è passato al figlio di Ida e Giuseppe, Silvano, e poi a sua moglie Maria che lo manda avanti dal 2010. «Quando sono subentrata – racconta mentre mostra delle vecchie foto di Giuseppe e Silvano dietro al bancone – la crisi iniziava ad esserci, ma ancora il negozio andava avanti. Abbiamo anche ristrutturato un po' e cambiato insegna nel 2017». 

Il figlio Silvano e il papà Giuseppe


Il «declino»,
come lo descrive la stessa Maria, è iniziato con il 2020. La crisi trascinata dalla pandemia da Covid non ha risparmiato lo storico negozio. Il rincaro dei costi «è arrivato ad un buon 20% – spiega ancora –. Se prima pagavo un pigiama 15 euro, ora lo pago 18». Va da sé che «non si può più vendere la merce al prezzo di prima. Tutto si ripercuote sull’attività». I conti del negozio storico nel cuore della Crocetta non tornano più, complice anche un aumento dell’affitto dei locali. Così «nel periodo di natale abbiamo deciso di chiudere».

La signora Maria con le foto storiche del negozio


«È stata una decisone difficile e sofferta», sottolinea Maria
che da martedì ha annunciato l’imminente chiusura al quartiere e alla clientela. «Abbiamo dato la notizia con post sui social» mentre la vetrina della merceria è tappezzata con cartelli che annunciano un “fuori tutto per cessata attività”. Sconti dal 20% fino al 70%.

La porta del negozio non smette di aprirsi e chiudersi. «Mi è venuto il magone quando ho saputo della chiusura – racconta una cliente –. Ho quasi pianto». «Dove andrò ora quando mi servirà qualcosa?», dice un’altra signora, stringendo la mano di Maria. «L’affetto si è fatto sentire – dice Maria, con tono misto di emozione e malinconia –. In molti sono passati, anche per un saluto».


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