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IL CASO

Il Comune di Torino dovrà rimborsare 200mila euro a Chiara Appendino

La beffa dopo 7 anni, un rimborso delle spese legali sostenute nel processo Ream

Lo Russo Appendino

Lo Russo Appendino

Il Comune di Torino dovrà restituire 200mila euro all’ex sindaca Chiara Appendino. Un rimborso delle spese legali sostenute nel processo Ream, dal quale è stata assolta dopo sette anni di udienze. Tutto era partito da Stefano Lo Russo, all’epoca dei fatti capogruppo di opposizione e oggi sindaco della città (cui ora tocca pagare, approvando un’apposita variazione di bilancio): era il 2016, l’allora consigliere del Pd e Alberto Morano puntavano il dito contro i 5 milioni versati da Ream per la prelazione di acquisto sull’area ex Westinghouse. Soldi che, secondo l’accusa, la sindaca del Movimento Cinque Stelle aveva lasciato fuori dal bilancio del Comune. In primo grado Appendino era stata condannata a sei mesi di carcere, ribaltati dalla Corte d’Appello con la sentenza di “non colpevolezza”. Dopo sette anni di processi, però, la Corta di Cassazione aveva infine messo la parola fine alla vicenda. E adesso al Comune tocca rimborsare le spese legali sostenute da Appendino come prima cittadina di Torino: «Io spero che prima o poi qualcuno chieda scusa» attacca oggi Andrea Russi, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Consiglio comunale. «Non chiedo scusa - ha replicato Lo Russo in aula - Anzi, trovo giusto che chiunque ritenga di trovarsi davanti a questioni poco chiare ne faccia denuncia».

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