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L'intervista
02 Giugno 2024 - 11:15
Il presidente della Circoscrizione 2, Luca Rolandi
Il nodo dei trasporti, quello dei servizi. E poi le fabbriche abbandonate, come la Tecumseh oggi abbandonata ma un tempo sede della fabbrica di motori per tagliaerba. A parlare del presente e del futuro dei quartieri Santa Rita, Mirafiori Nord e Mirafiori Sud è Luca Rolandi, dal 2021 presidente della Circoscrizione 2.
Presidente, di cosa hanno bisogno oggi i suoi quartieri?
«Intanto bisogna sottolineare una cosa: le problematiche variano molto da quartiere a quartiere».
Partiamo da Santa Rita...
«C’è un grosso problema di parcheggi che si scontra con i grandi eventi: dalle partite di calcio ai concerti dell’Inalpi Arena. Ma senza andare troppo lontano anche la convivenza con i mercati. Sempre in zona c’è un altro tema su cui va fatto un ragionamento, il tentativo di un’integrazione tra il mondo delle famiglie e il mondo degli anziani».
Nel dettaglio cosa manca?
«Il recupero degli spazi e la cura degli spazi pubblici. Vedi l’area del giardino Ansemi. La bocciofila è andata a fuoco ma il rilancio appare molto lontano. Per questo bisogna puntare sui patti di collaborazione. A Santa Rita ne esiste solo uno, quello dei giardini Morvillo alle spalle di via Ada Negri. Il nostro obiettivo è dotare il quartiere di rendere più efficienti i servizi per le persone anziane e per i giovani».
Dunque cosa serve?
«Un piano straordinario (oltre il Pnrr) di ammodernamento e riqualificazione delle nostre palestre di base, quelle gestite insieme alle scuole. Frequentate non solo dagli studenti, al mattino, ma anche dai cittadini e dalle società sportive, nelle ore pomeridiane».
Capitolo Mirafiori Nord
«Negli anni ‘90 fu riqualificata con il progetto Urban 2. Ma a distanza di 25 anni serve un restyling. dal punto di vista delle strutture. Su questo fronte c’è grande partecipazione dei cittadini. Stiamo lavorando con le associazioni (tra cui la Roccafranca) per fare un patto di collaborazione su piazza Livio Bianco e sull’ex bocciofila del Redentore. Con l’obiettivo di restituire vivibilità e spazi alla cittadinanza, per feste e luoghi di incontro».
In questo caso che ruolo giocherà il Pnrr?
«Su Mirafiori Nord il Pnrr interverrà sul centro di protagonismo giovanile di via Rubino, con la ristrutturazione dello stabile. E c’è in campo anche un ulteriore progetto dei “Buffoni di Corte”, in zona Centro Europa, per creare uno spazio aggregativo per giovani (e anche disabili)».
E a Mirafiori Sud?
«A livello generale di due cose: di essere considerato al pari degli altri quartieri e di tornare al centro delle politiche cittadine e di sviluppo. Perché è un quartiere anziano che rischia solo di continuare a restare al margine. Il tema principale, insomma, è lo spopolamento».
Quali sono i principali problemi?
«Il collegamento tra la periferia e il centro, le fabbriche abbandonate e l’assenza di una serie di servizi (presidio delle forze dell’ordine, in particolare dei carabinieri). Al momento, come sappiamo, c’è solo più un presidio di vigili in via Pinchia, perché in via Morandi è stato tolto».
Sull’ex Tecumseh di strada delle Cacce 99 cosa possiamo dire?
«A parte il discorso Fiat i due grandi nord sono la Tecumseh e la Bertolamet. Sulla prima si è sentito parlare di tanti progetti ma oggi è tutto fermo. Sulla seconda c’è il progetto esecutivo del Mercatò, nuovi alloggi e aree verdi. Però è anche vero che ancora nulla si è mosso».
Però c’è una buona notizia, il Robaldo
«Con la chiusura dei lavori si è riqualificata l’intera zona che va dal parco Colonnetti a Nichelino. E non è una cosa da poco».
Progetti in campo?
«C’è un progetto per realizzare una serra idroponica e aeroponica al posto dell’ex mercato di via Plava, per un paio d’anni già centro tamponi. Alla Città chiederemo anche il recupero della sala polivalente Pietro Nalli di via Negarville, abbandonata da 5 anni e inaugurata nel 2011 dalla giunta Fassino».
Trasporti e collegamenti con il centro della città: a che punto siamo?
«Serve un potenziamento delle linee del Gtt 8, 63, 34 e 71. Al momento sono favoriti solo i cittadini che viaggiano sull’area del jumbo tram 4. Tutti gli altri hanno difficoltà. Basti pensare che per andare da via Negarville al Campus Einaudi ci va un’oretta».
Ma anche le ciclabili...
«Siamo lavorando per migliorare anche i percorsi delle piste ciclabili. E poi c’è il grande tema delle manutenzioni stradali: via Plava e via Tripoli andrebbero asfaltate subito».
Situazione bocciofile?
«A breve manderemo a bando il Biberon di piazza d’Armi e (appunto) il Redentore. In via Portofino e via Carlo del Prete stiamo cercando un affidamento con manifestazione d’interesse, ma non è facile».
Tema occupazioni?
«Tra via Scarsellii e via Poma c’è una situazione molto calda, con l’aggiunta della rpesenza dei camper su via Palatucci e corso Salvemni».
E poi ci sono i punti di forza: la Roccafranca e il Rignon...
«Aggiungerei anche la Fondazione Mirafiori. Le case di quartiere sono davvero un punto di forza da cui ripartire».
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