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L'intervista

«Sport, cultura e verde: così stiamo cambiando volto ai nostri quartieri»

L'intervista al presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri

Luca Deri

Luca Deri, presidente della Circoscrizione 7

La conoscenza del territorio proprio non gli manca. Luca Deri, infatti, è al secondo mandato consecutivo come presidente della Circoscrizione 7 che comprende - tra gli altri - i territori di Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone e Rossini.

Presidente, cosa bolle in pentola per borgo Aurora?
«Sicuramente sulla rigenerazione urbana del territorio qualcosa si sta muovendo. E quindi diventano prioritari gli interventi su Ogm (dove nascerà tra l’altro un parco di 15mila metri quadrati) e area Ponte Mosca. Due cantieri fondamentali per rilanciare il borgo che andrebbero ad aggiungersi al nuovo palazzetto dello sport PalaSermig. Da citare anche i lavori in corso presso l’ex Astanteria Martini che diventerà un polo d’eccellenza della sanità pubblica».

Come siamo messi con i tempi?
«I lavori, per il vecchio ospedale, si concluderanno nel 2026. Per quanto riguarda gli altri progetti incrociamo le dita e speriamo che i cantieri possano incominciare, sicuramente il caro dei materiali e l’inflazione a doppia cifra, del 2022-23, non hanno aiutato».

Il territorio cosa offre ai cittadini?
«Il territorio offre molteplici attrazioni e servizi. Dal centro civico che eroga determinati servizi al poliambulatorio Asl di lungo Dora Savona. Una delle realtà più concrete è ovviamente il Cecchi Point, il centro di protagonismo giovanile, e la piscina Cecchi che conta anche una palestra».

Astanteria Martini

Insomma un polo sportivo di rilievo...
«Alla Cecchi abbiamo due piscine e tre palestre. Ma non è l’unico polo importante. Per esempio alla Colletta, con i finanziamenti del Pnrr, riqualificheremo sia la piscina da 50 metri che gli spogliatoi e le parti comuni. Con un occhio di riguardo al vicino campo da calcio, in erba sintetica, dell’impianto sportivo Colletta».

Senza dimenticare teatri e luoghi di culto...
«Abbiamo 4 teatri e centri culturali, che offrono ai cittadini la possibilità di avere luoghi in cui confrontarsi e divertirsi».

Dal punto di vista della sicurezza? Tema caro ai cittadini...
«Bisogna aumentare sia la sicurezza reale sia la sicurezza percepita. In alcuni contesti c’è un utilizzo improprio del territorio (penso alle aree abbandonate) che naturalmente attirano situazioni di degrado sociale».

Area Ponte Mosca

Quali sono i nodi al pettine?
«Abbiamo ancora due criticità: una è ponte Carpanini/ponte Mosca con la presenza di situazioni di fragilità sociale e spaccio. E poi corso Principe Oddone, con un numero importante di spacciatori. Con l’arrivo del presidio interforze la situazione è leggermente migliorata lungo le sponde della Dora ma ancora bisogna lavorare per sconfiggere lo spaccio».

Capitolo giardini: Alimonda, cosa sta cambiando?
«Grazie al lavoro messo in campo dall’amministrazione (penso alla piastra sportiva polivalente, alle telecamere, all’illuminazione e alla nuova area bimbi) l’area è sicuramente migliorata. Un grazie va dato al comitato Arqa e alle attività che propone settimanalmente».

Giardino Madre Teresa

A tal proposito qual è il rapporto con le associazioni e i comitati del territorio?
«È un rapporto sicuramente buono. Ora i cittadini si attendono delle risposte ma crediamo che avere una giunta dello stesso colore politico della Circoscrizione 7 possa essere d’aiuto per sbloccare opere ferme da tempo».

Spostandoci verso Vanchiglia, cosa pensate di fare quest’estate per il fenomeno della movida a Santa Giulia?
«L’apertura di nuovi locali al Valentino potrebbe essere d’aiuto per contenere la presenza di giovani, sia in Vanchiglia che in borgo Rossini. Dopodiché il problema è molto complesso ed è comune alla stragrande maggioranza delle città italiane».

Di giorno, invece, sussistono altre difficoltà: quelle legate al mercato per esempio. Qual è la situazione attuale?
«È un mercato rionale molto apprezzato dai residenti, ma come tutti i mercati deve fare conto della concorrenza con la grande distribuzione. Senza dimenticare l’online. Dovrebbero anche essere gli stessi ambulanti a provare a sperimentare nuove forme di commercio, a cominciare dall’apertura pomeridiana piuttosto che riflettere sulla consegna a domicilio, in forma collettiva».

Come vede, invece, il futuro di corso Belgio?
«Noi siamo contenti che la sentenza del giudice abbia affermato quanto ribadito più volte dai tecnici del Comune di Torino. Ovvero che l’alberata è in regressione continua, e che in 5 anni devono essere sostituiti tutti gli alberi. Altri, invece, sostenevano il contrario».

Piazza Hermada

Su Madonna del Pilone, invece, è sempre vivo il progetto del ritorno del 3 in piazza Hermada. Ci sono tempistiche?
«Noi ci siamo spesi affinché il tram potesse ritornare al vecchio percorso. Soprattutto per agevolare gli studenti del polo scolastico di via Figlie dei Militari».

E sui problemi della collina (frane, allagamenti) come pensate di intervenire in sinergia con il Comune?
«È una competenza in campo all’amministrazione civica con cui avremo a breve un incontro per capire come recuperare delle risorse, per mettere in sicurezza alcune zone come strada Fenestrelle e strada Sant’Anna».

Un sogno nel cassetto?
«Siccome i sogni non sempre si realizzano, ci basterebbe portare a termine i lavori di rigenerazione urbana sul territorio nei tempi previsti».

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