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Mezzo secolo di Polisportiva Servais: «La storia del Borgo dagli anni ‘70»

L’associazione nata nel marzo 1974 grazie all’idea di due giovani atleti residenti nell’omonima via

Mezzo secolo di Polisportiva Servais: «La storia del Borgo dagli anni ‘70»

Mezzo secolo di Polisportiva Servais: «La storia del Borgo dagli anni ‘70»

Si dice che i sorrisi durino un istante, ma che il loro ricordo possa durare anche per tutta la vita. Lo sanno fin troppo bene Marco Vacatello e Antonio Tonet, che cinquant'anni dopo ancora non riescono a dimenticare quelli delle centinaia, migliaia di uomini, donne e bambini uniti all'insegna del divertimento e dello sport ai tempi della Polisportiva Servais Nord, associazione di spicco che negli anni '70 scrisse un importante pezzo di storia del quartiere Parella.

Facciamo un passo indietro. Era marzo 1974 quando i due, ai tempi giovani atleti residenti in via Giovanni Servais nei pressi dei campi sportivi, fondavano l'associazione, nata a seguito del grande successo riscosso da un piccolo torneo calcistico organizzato qualche tempo prima. Con il passare dei mesi dai tornei di calcio calcio si passò a quelli di tennis e ping pong, poi alle gare di ciclismo, alle maratone, e infine si iniziò a spaziare in campi differenti, organizzando concorsi di bellezza, gite fuori porta, serate danzanti e importanti eventi culturali e sportivi con invitati speciali, come il pugile di fama mondiale Nino Benvenuti.

«Nell'arco di quattro anni riuscimmo a coinvolgere migliaia di cittadini, giovani e anziani, e a farli divertire con attività gratuite autofinanziate dall'associazione - ricorda Vacatello, ex presidente e arbitro di pugilato, ormai in pensione - a cinquant'anni da allora ci resta solo il ricordo». Un sogno infranto troppo presto dalla vecchia amministrazione comunale, che nel 1978 decise di non concedere all'associazione il terreno per costruire una sede, portando indirettamente alla lenta chiusura della polisportiva.

«Ormai siamo scomparsi quasi tutti, ma testimoniare l'esistenza della Servais per noi è importante - dice Tonet - e chissà che in futuro qualcuno non ne raccolga l'eredità». Cinquant'anni dopo, in occasione dell'anniversario, sono ancora in tanti a ricordare l'esistenza di un'associazione che sconvolse positivamente il quartiere, movimentando i cittadini e regalando divertimento a costo zero, o al massimo chiedendo in cambio un'offerta libera. «L'associazione non esiste più, ma abbiamo dimostrato che è possibile - dice Vacatello - lo sport è passione, salute, divertimento, e speriamo che con lo stesso spirito, in futuro qualcun altro possa proporre qualcosa di simile».

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