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Economia & Territorio
28 Giugno 2024 - 11:31
Un gigante dei microchip, anzi un Unicorno, atterra in Piemonte, con un investimento da oltre 3 miliardi e la creazione di 1.600 posti di lavoro. Una scossa salutare al settore e all'economia locale, che ora possiamo annunciare ufficialmente. Ecco i dettagli.
Si tratta di Silicon Box, start up di Singapore che nel giro di poco tempo è diventa un Unicorno, ossia ha superato il valore di un miliardo di dollari di valutazione. Il suo business è il chiplet, ossia l'assemblaggio di microchip in strutture più complesse. Ed è questa l'attività che porterà avanti nella nuova fabbrica a Novara, per la quale vengono investiti 3,2 miliardi (di cui uno però a carico dell'Italia, che confida in un sostegno dall'Europa almeno per il 40%), a partire dal 2028.
Nell'impianto che dovrebbe sorgere non distante dall'ingresso dell'autostrada A4 e dal centro logistico di Amazon, oltre all'assemblaggio vero e proprio, si lavorerà sulle applicazioni dell'intelligenza artificiale e alla produzione di componenti per veicoli elettrici. Al momento, le assunzioni previste sono circa 1.600, fra personale altamente specializzato e altri ruoli che potrebbero confluire nella logistica e nell'indotto.
L'ufficialità è stata data in mattinata anche dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. Con lui, in conferenza stampa, anche il governatore del Piemonte Alberto Cirio, il quale definisce questa "una notizia che rafforza un lavoro svolto con impegno, con determinazione, con serietà, con spirito un po' sabaudo, se mi permettete, perché noi in silenzio, giorno per giorno, abbiamo lavorato e abbiamo cercato di dimostrare che era conveniente venire in Piemonte. Quel vecchio triangolo industriale che era Genova, Milano e Torino oggi ritorna attuale grazie a una serie di fattori, ma innanzitutto grazie alla nostra infrastruttura".
Verso la Silicon Valley Italia: l'importanza del settore e gli investimenti per 9 miliardi
Per quanto occorra sempre prudenza quando si parla di “unicorni” nei settori tecnologici - ricordiamo che il loro valore è finanziario, prima che manifatturiero: quello è tutto da dimostrare -, l’accordo che coinvolge Novara con la Silicon Box si inserisce adeguatamente nel quadro di una Italia che è ormai uno dei principali produttori europei di microchip, con una forte presenza nella microelettronica per l'automotive, l'industria e l'aerospazio, e un vantaggio competitivo in diversi ambiti.
Il Governo ha adottato una strategia nazionale per la microelettronica che ambisce a incentivare l’insediamento nel Paese di grandi investimenti produttivi per rafforzare il vantaggio competitivo dove esistente (come nell’elettronica di potenza) o acquisirne uno dove ragionevole (come nell’advanced backend).
Nei primi sei mesi del 2024, sono quasi 9 i miliardi di euro investiti in Italia sulla microelettronica. Il Governo ha stanziato circa 4 miliardi per attrarre in Italia grandi investimenti. Ad oggi il fondo è servito per avviare gli investimenti di: STMicroelectronics (Italia/Francia), con 5 miliardi di euro a Catania, annunciato a maggio, che impiegherà 2mila posti di lavoro qualificati. Il progetto ha anche un sostegno finanziario di circa 2 miliardi di euro da parte dello Stato italiano nel quadro del Chips Act europeo. È il secondo più grande progetto mai approvato dalla Commissione Europea all’interno del pacchetto normativo sul settore che punta a raddoppiare la quota di mercato globale dell'UE nel settore dei semiconduttori entro il 2030, dal 10 ad almeno il 20%.
Tra gli altri c'è Aixtron, azienda tedesca, che investe fino a 50 milioni di euro a Torino con un piano annunciato a giugno. Si tratta dell'acquisizione di un sito produttivo per la produzione di macchinari per la produzione di chips di potenza. Attualmente Aixtron produce solo in Germania e nel Regno Unito. L'investimento iniziale è di circa 15 milioni di euro, che potranno salire fino a 50 milioni, a seconda delle condizioni di mercato.
SiPearl, azienda francese, ha annunciato a maggio l'apertura di un centro di design a Bologna per chip ad alta performance e bassa potenza per HPC e intelligenza artificiale. Si tratta del quarto centro oltre a quelli già presenti in Francia, Germania e Spagna.
All’interno della presidenza G7 l’Italia ha promosso un Gruppo di Contatto sui chip, il primo mai creato. Al centro del dibattito come collaborare a sette sul coordinamento in caso di crisi, la ricerca pre-competitiva e la manifattura sostenibile. Il 20-21 giugno l'Italia ha ospitato i partner G7 per l’incontro del Gruppo.
Silicon Box è stata creata solo tre anni fa: i fondatori, nonché amministratori, sono Byung Moon Han (il ceo), ex dirigente di Jcet, colosso cinese del testing e packaging di semiconduttori, e i miliardari Sehat Sutardja con sua moglie Weili Dai, fondatori di Marvell Technology, azienda di elettronica statunitense che vale 57 miliardi di dollari.
"La tecnologia di Silicon Box serve per costruire una nuova era per l'intelligenza artificiale e i supercomputer, per costruire prodotti a minore impatto ambientale e a costi minori. Siamo entusiasti per la fiducia che avete avuto in noi, e vi assicuriamo che faremo il possibile per ricostruire il futuro partendo qui dall'Italia" ha detto Sehat Sutardja.
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