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Torino, l'ultimatum del Ministero alla Fondazione Crt: "Ecco cosa fare per evitare il commissariamento"

Dopo mesi di valutazioni, e con la relazione degli ispettori di Giorgetti, arriva la stretta per Via XX Settembre scossa dal Caso Palenzona

Ultimatum del Ministero alla Fondazione CRT: Rischio Commissariamento

Fondazione Crt

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha lanciato un ultimatum alla Fondazione Crt, imponendo una serie di prescrizioni stringenti su governance, statuto e verifica delle incompatibilità. Se queste non verranno rispettate, scatterà il commissariamento

Alla fine è questo ciò che si va prefigurando per l'ente di via XX Settembre: tra il commissariamento e la decisione di "archiviare il fascicolo" dopo l'ispezione, ecco una terza via. Il Ministero dell’Economia sta, infatti, esaminando un'opzione intermedia che possa mettere fine ai mesi di tensione e incertezza a Palazzo Perrone. Mentre non appare percorribile l’ipotesi di non intervenire dopo le anomalie riscontrate, sembrerebbe che si desideri concedere un’ultima opportunità per evitare il commissariamento. 

D’altronde inviare un commissario vorrebbe dire cancellare, o congelare, la nomina della presidente Anna Maria Poggi avvenuta poco più di un mese fa, azzerare il cda (che comunque è in scadenza tra una decina di mesi) e forse anche il nuovo consiglio di indirizzo, votato il 19 aprile con il complesso meccanismo delle terne.

La via d'uscita ipotizzata, dunque, prevede una serie di disposizioni che Crt dovrà rigorosamente rispettare. Un percorso di “'self cleaning”  relativo alle modifiche su governance, stato e questioni di compatibilità, alla fine del quale il Mef opererà una verifica. 

Verranno così modificate normative precedentemente approvate dallo stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze in sede di omologazione del nuovo statuto, operato durante il mandato precedente sotto la guida di Giovanni Quaglia. Una situazione paradossale. Il Mef sembra rettificare sè stesso.

La possibilità di un commissariamento, secondo quanto si apprende, non sarebbe ancora del tutto esclusa, sebbene per ora sia stata temporaneamente evitata. L'incontro del 2 luglio, in occasione del quale la neo presidente Anna Maria Poggi è andata a Roma per varcare il portone di via XX Settembre, sarebbe stato richiesto dalla Fondazione Crt e accordato, come di consueto, dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Il prossimo appuntamento è fissato per il 23 luglio, quando si riuniranno il Consiglio di Indirizzo e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione per discutere le prescrizioni per essere prese in considerazione. Altrimenti, nel caso non arrivassero in tempo per l'incontro, si inizierà comunque a discutere delle  misure attualmente in studio. 

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