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Furti in casa, Torino peggio anche di Milano e Napoli. Ecco come difendersi

Torino 25ª in Italia per numero di denunce: trucchi e antifurto per fronteggiare i ladri

Furti in casa, Torino peggio anche di Milano e Napoli. Ecco come difendersi

Furti in casa, Torino peggio anche di Milano e Napoli. Ecco come difendersi

Finalmente è ora di partire. Fatti i bagagli, chiuso il gas, buttata l’immondizia, non resta altro da fare che girare la chiave e godersi le meritate ferie. Peccato che gli italiani debbano convivere proprio con l’incubo che porte e serrature non siano sufficienti a difendere la propria abitazione quando all’interno non c’è nessuno.

L’istituto di ricerca Ircm, su incarico di Vamonos-Vacanze.it, ha condotto un sondaggio dal quale emerge la crescente preoccupazione degli italiani per il fenomeno dei furti in casa. Un problema che a quanto pare riguarda soprattutto il nord: al primo posto delle province più colpite c’è Pisa (420 denunce di furti in casa ogni 100mila abitanti), al secondo Pavia (390), al terzo Monza e Brianza (361). Torino, in questa poco invidiabile classifica, è 25ª con 267 denunce ogni 100mila abitanti. Siamo peggio di Milano (30ª) e pure di Napoli (86ª con appena 126 denunce ogni 100mila abitanti).

Secondo la ricerca l’83,5% del campione ritiene quella dei furti in appartamento una questione prioritaria al momento di intraprendere un viaggio. Poi, però, il 66,5% ritiene di riuscire a mettere in campo le giuste misure contro i ladri. A temere concretamente un furto è però solo il 15%. E allora vediamo quali sono queste misure antifurto: il 24% partirà sereno perché farà controllare casa da amici, familiari o vicini, il 45% confiderà invece nei sistemi di allarme o di video-sorveglianza ed il 21% si affiderà a porte blindate, persiane di ferro o inferriate. E non manca neanche un 7% che - incurante della maxi bolletta che rischia di ricevere a fine mese - usa il vecchio sistema di lasciare accesa una qualche luce oppure la radio o la tv.

Ci sono però altri sistemi per ridurre il rischio di brutte sorprese al ritorno. Ecco i sei consigli da seguire per rendere difficile la vita ai ladri: prima di tutto, evitare di rendere pubblica la partenza attraverso l’uso dei social. Postare foto dal mare è pericoloso come sa anche qualche vip: «Capitò anche a Belén Rodríguez di subire un furto in casa dopo aver postato le foto delle vacanze» ricordano da Vamonos-Vacanze.it. La seconda precauzione è quella di evitare, se possibile, di caricare le valige sotto gli occhi di tutti. Se si parte in auto, meglio caricarla quando non ci vedano, utilizzando un luogo coperto o facendolo in un orario desueto, così da mitigare il rischio che tutti sappiano che siamo in partenza.

Poi, ovviamente, dotarsi di un sistema di video-sorveglianza - anche rudimentale se non si vuole spendere troppo - che ci avvisi in caso di effrazione. Esistono soluzioni economiche che consentono di vedere in tempo reale quello che accade nell’abitazione. Punto quarto: evitare i segni che possano indicare la nostra assenza, come la posta che si accumula nella cassetta delle lettere, lo zerbino sollevato o i fiori non curati sui balconi. Poi, è la raccomandazione, affidare le chiavi di scorta solo a persone veramente di fiducia e non lasciarne mai una copia nei pressi della porta. Infine, non lasciare a casa gioielli e denaro: se tutte le precauzioni precedenti dovessero fallire, almeno così si riuscirà a mitigare il danno.

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