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22 Agosto 2024 - 06:40
Un sogno italiano realizzato su una delle isole più affascinanti delle Canarie, dove un ex decoratore e una ex impiegata hanno trasformato la loro passione in una destinazione culinaria ricercata.
Nell'azzurro intenso e perpetuo di Lanzarote, un'isola dove il sole tramonta tardi e le promesse sembrano non avere confini, si nasconde un angolo di Italia così autentico da sembrare quasi un miraggio. Si chiama "Forgia di Nazaret", e al suo interno, una bandiera del Torino FC ondeggia fiera: “Qua si tifa solo Toro,” ci accoglie Davide, con un sorriso che tradisce un pizzico di nostalgia per la sua Torino.
Davide e Susanna, lui originario di Gassino Torinese e lei di Settimo Torinese, hanno lasciato l'Italia nel 2014, spinti dalla voglia di cominciare una nuova vita e anche dalla crisi economica che aveva eroso le loro speranze e carriere —lui nel settore della decorazione, lei nell'ambito della gestione per la famosa azienda di moto Dolza, ormai chiusa da diversi anni.
“Eravamo tristi, lavoravamo tantissimo ma i risultati erano scarsi,” racconta Susanna, il suo sguardo per un istante perduto nel ricordo di quei giorni grigi. La decisione di trasferirsi arrivò come un lampo: “Appena Ivan, nostro figlio, finisce la scuola, si parte.” E così è stato. Con solo due valigie, utensili da cucina inclusi, hanno fatto il grande salto.
Lanzarote li ha accolti con un clima ideale e una comunità pronta ad abbracciare il nuovo. Il 2015 segnò una svolta inaspettata grazie a un incremento del turismo dovuto, paradossalmente, alle tensioni in Nord Africa sfociate nel terribile attentato del Museo del Bardo a Tunisi. “Moltissimi turisti hanno iniziato a preferire le Canarie al posto dell'Africa, si sentivano più sicuri,” spiega Davide. Questo flusso inaspettato di visitatori ha portato alla Forgia di Nazaret una crescita nel lavoro e negli affari.
Nel cuore del loro ristorante, Davide e Susanna hanno ricreato un pezzo di Piemonte. Bottiglie di Barolo e Nebbiolo adornano ogni angolo e la cucina rispecchia la precisione piemontese—un inno alla loro terra natia. “Abbiamo preparato da mangiare anche al team della NASA, compresa la Cristoforetti,” racconta orgoglioso Davide, evidenziando il prestigio che il loro ristorante ha raggiunto ospitando gli astronauti che si allenano presso la base di Lanzarote.
Pesce fresco e riso piemontese ( Fonte Instagram)
Dal 2022, con la ripresa post-COVID, il ristorante lavora senza sosta, sette giorni su sette, confermando che la loro scelta, per quanto ardita, è stata quella giusta. Non solo hanno trovato un nuovo inizio, ma hanno anche portato un pezzo del loro cuore italiano a Lanzarote, dimostrando che anche lontano da casa, la passione e la tradizione possono fiorire, alimentate dall'amore e dalla dedizione.
Nonostante il successo e l'accoglienza calorosa della comunità lanzarotina, il cuore della coppia batte ancora forte per Torino, soprattutto nei mesi invernali quando l'isola offre solo calore. “Ci manca il fresco dell'inverno, ma qui è tutto più semplice, soprattutto per chi fa impresa,” riflette amaramente Susanna.
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