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Patrimoni piemontesi

Il corredo funebre di Nefertari torna al Museo Egizio

Statuette, amuleti e persino i sandali della sposa di Ramesse III saranno in esposizione dal 9 agosto

Nefertari

Alcuni dei reperti

Dopo Leiden, San Pietroburgo, Washington, Kansas City, il prezioso corredo di Nefertari è di nuovo a Torino. Il bicentenario dell’Egizio porta in dono al museo di via Accademia delle Scienze il ritorno del corredo della regina Nefertari, seconda sposa reale di Ramesse II, quel corredo che nel novembre 2016 approdò al Rjiksmuseum van Oudeheden di Leiden nella prima mostra itinerante all’estero del nuovo Museo Egizio e che per otto anni girò il mondo rendendo la regina ambasciatrice della cultura materiale dell’Antico Egitto.

E sarà un dono per i torinesi e i turisti rivedere dal 9 agosto prossimo, giorno in cui si inaugurerà l’esposizione, il corredo riscoperto 120 anni fa dalla missione archeologica guidata da Ernesto Schiaparelli, questa volta presentata in un nuovo suggestivo allestimento a cura di Enrico Ferraris e Cinzia Soddu. In esposizione nelle vetrine, insieme con i frammenti del monumentale coperchio del sarcofago, altri oggetti che, secondo gli antichi culti funerari, accompagnarono la regina nel suo viaggio oltre la vita terrena.

Tra questi un pomello con il cartiglio del Faraone Ay, una statuetta di Ibis, una quarantina di statuette multiformi in legno dipinte, un amuleto in pasta di vetro raffigurante il dio Osiride. Ci sono anche un paio di sandali di taglia 39, compatibile con l’altezza della regina stimata, dalla ricostruzione antropometrica dei resti, in circa 165 centimetri. Ma ad accompagnare il pubblico simbolicamente nelle sale della tomba di Nefertari sarà, in particolare, il prezioso modellino storico che Ernesto Schiaparelli commissionò all’assistente Francesco Ballerini e che ricostruisce l’intera architettura della tomba.


«Riportare nelle vetrine di inizio Novecento, volute da Schiaparelli, il corredo di Nefertari - sottolinea il direttore dell’Egizio Christian Greco - e contestualizzarlo attraverso video e tecnologie multimediali, oltre a foto provenienti dal nostro archivio storico, dimostra il grande dinamismo del museo in un momento in cui esso riflette sulla sua storia e sulla sua funzione».
Ospite speciale nel giorno dell’inaugurazione sarà il professore Tarek Tawfik della Cairo University, membro dell’Associazione internazionale degli Egittologi e direttore del Centro per gli Studi Archeologici e il Patrimonio Internazionale a Luxor.

«Sarà lui - è ancora Greco- a svelare il 9 agosto alle 18 in Sala Conferenze le sfide da fronteggiare per rendere nuovamente accessibile la Tomba di Nefertari, al momento chiusa al pubblico, per preservarne le decorazioni parietali dopo il restauro degli anni Novanta a cura del Getty Conservation Institute».

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