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Alba, il penitenziario che può svuotare le Vallette (nel 2025)

Chiuso nel 2016, il carcere Montalto ospitava 140 detenuti. Solo un’ala è rimasta operativa

Alba, il penitenziario che può svuotare le Vallette (nel 2025)

Foto di repertorio

C’è una struttura ad Alba che un tempo era un carcere. Intitolato a Giuseppe Montalto, costruito negli anni 80 è stato evacuato nel 2016 in seguito a un’epidemia di legionellosi: 140 detenuti circa sono stati smistati in altri penitenziari nel raggio di 70 chilometri. Solo un’ala è rimasta operativa, in quanto l’impianto idrico di questa è indipendente. Oggi quell’ala è una delle cinque strutture chiamate “casa-lavoro” presenti in Italia: al suo interno ci sono 40 detenuti di cui un terzo sono psichiatrici.

L’edificio nella totalità è in fase di ristrutturazione che dovrebbe concludersi nel 2025. Il garante dei detenuti regionale, Bruno Mellano, aveva proposto al ministro per la Giustizia Carlo Nordio di utilizzare proprio il Montalto per svuotare le Vallette. Intanto, le “voci” di chi Alba la vive quotidianamente sussurrano di disagi e problemi «I detenuti sono ingestibili. Aggressivi, tanto che a volte dobbiamo mandarli alle Vallette al reparto Sestante in osservazione per 30 giorni, poi ce li riprendiamo. Nell’ultimo mese, due aggressioni agli agenti. Poi, a parte poca roba in estate, qui i detenuti non lavorano davvero. E non abbiamo il presidio medico 24 ore, quando lamentano dolori va chiamata la guardia medica o il pronto soccorso». Tutti i detenuti presenti sono “socialmente pericolosi” e recidivi dei propri reati.

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