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CARCERI

Emergenza Vallette "Un nuovo carcere ma sarà gestito dai privati"

L'idea che piace al ministro Carlo Nordio: il progetto ambizioso di Pantanella vede i detenuti come una risorsa per le aziende

Emergenza Vallette "Un nuovo carcere ma sarà gestito dai privati"

Un nuovo carcere (privato) per gestire il sovraffollamento delle Vallette. E’ la proposta di Fsp, sindacato della Polizia di Stato, in seguito alla risposta positiva del ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito all’apertura di una nuova struttura penitenziaria a Torino, dove al momento ci sono 1500 detenuti: un terzo di troppo, secondo la capienza del Lorusso e Cutugno. «La soluzione ottimale è un carcere su modello americano, dove il lavoro sta al centro di tutto» dichiara Luca Pantanella, segretario generale di Fsp. Il progetto ambizioso di Pantanella vede i detenuti come una risorsa per le aziende. Ad ora, solo un ristretto su 3 lavora: alle Vallette non c’è modo di creare opportunità professionali per tutti. «Non basta un carcere nuovo per risolvere la situazione. Ma non è nemmeno giusto applicare un’amnistia per svuotare un penitenziario. Non passi un messaggio sbagliato, ovvero che a causa del sovraffollamento le pene siano più leggere: la pena va scontata, per intero, in condizioni umane. Lavorare aiuterebbe proprio i detenuti nel migliorare la loro qualità di vita all’interno del carcere


Strutture moderne che permettono di effettuare misure alternative per mirare a una rieducazione totale: «Lo Stato è in affanno. Va trovato un partner privato, un financial project per costruire da zero. Oggi abbiamo esempi concreti di come una gestione mista possa funzionare, basti guardare alcuni ospedali dove troviamo personale privato e medici dell’Asl» continua Pantanella «e ovviamente andrebbero assunti nuovi agenti di polizia penitenziaria. Le previsioni sono, al momento, solo di mille unità sul territorio nazionale: non bastano. Va anche ricordato come oggi sia difficile trovare professionisti esperti in lavorazioni di tipo manuale, come un idraulico o un operaio. Le aziende hanno enormi difficoltà a reclutare nuovi operai. Ecco che questo progetto è un’idea vincente anche per loro.»
Nel frattempo il clima all’interno dei penitenziari italiani resta di fuoco: due sere fa nel penitenziario di Ivrea un detenuto di origini gambiane ha aggredito verbalmente e preso a botte due operatori di polizia penitenziaria mentre un agente stava aprendo il cancello della sezione per consentire l’uscita di un altro agente. «I detenuti spadroneggiano mentre gli agenti sono esausti» scrive L’Osapp in una nota.

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