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LA PROTESTA

Docenti precari in rivolta: «Il merito deve essere riconosciuto»

I manifestanti chiedono un intervento urgente per garantire l'assunzione dei docenti idonei dal 2020, bloccati da una burocrazia che frustra le loro aspettative di stabilizzazione

Protesta precari della scuola

Protesta insegnanti

«Il merito va premiato, non ignorato». «Idoneo e precario uguale calvario». «Idoneo dal 2020 e mai assunto». Il ruolo è un diritto». Lo sfogo dei precari del mondo della scuola risuona forte sotto i portici di corso Vittorio Veneto a Torino. Sotto le finestre dell’Ufficio Scolastico Regionale, che pure, solo 24 ore prima aveva annunciato l’immissione in ruolo di 538 docenti.


«Questo governo vuole produrre molti concorsi da pochi posti e non assumere, di fatto, nessuno» tuona Giulia Bertelli, segretaria provinciale del sindacato di base Cub Scuola e, attorno a lei, si raduna un gruppo di insegnanti che ha superato il concorso bandito nel 2020 ma che, ancora oggi, aspetta una cattedra. «Vogliamo essere stabilizzati» urla la folla. Una richiesta che si leva identica da undici piazze in tutta Italia.

Cosa succede
Al centro del protesta ci sono gli insegnanti attualmente inseriti nella graduatoria di merito dei concorsi 498 e 499 del 2020. «Sono risultati idonei, ma non si sa in che modo verranno assunti e entro quali tempi» spiega Bertelli e chiede un decreto regionale d’urgenza per stabilizzare i circa 500 lavoratori ancora in attesa di un posto fisso. La graduatoria è valida - e attualmente è l’unica da cui è possibile attingere in Piemonte - ma è condizionata dall’andamento dei nuovi concorsi banditi nell’ambito del Pnrr.

«È una graduatoria da cui si è già attinto per le immissioni in ruolo, ma quest’anno lo scorrimento si è interrotto» spiega Rosa Lombardi, da quattro anni impiegata nel mondo della scuola da precaria. «Ho partecipato al concorso 2020 - racconta -. È stato un esame altamente selettivo e in pieno Covid, con tutte le difficoltà che questo comporta. L’ho passato, ma non sono ancora passata di ruolo». A questo si aggiunge la beffa dei docenti che hanno superato il concorso 2024, ma che non hanno una graduatoria di merito e che si ritroveranno (tra non molto) a dover sostenere un nuovo concorso, identico a quello ancora in fase di espletamento, legato al Pnrr.



La protesta
I docenti idonei dei concorsi, ancora in attesa del ruolo, e gli insegnanti di sostegno specializzati che aspettano la stabilizzazione sono scesi in piazza in diverse città d’Italia. È attesa una nuova mobilitazione per mercoledì 4 settembre 2024. I precari impiegati nella scuola sono circa 270mila in Italia. In Piemonte se ne contano circa 15mila.

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