l'editoriale
Cerca
Ambiente & Salute
07 Settembre 2024 - 10:20
In un mondo sempre più illuminato, dove le luci delle città brillano incessantemente, emergono preoccupanti evidenze sugli effetti collaterali della luce artificiale. Un recente studio pubblicato su Frontiers in Neuroscience ha rivelato un potenziale legame tra l'inquinamento luminoso notturno e l'aumento del rischio di Alzheimer, soprattutto nelle persone di età inferiore ai 65 anni.
I ricercatori, guidati dal professor Robin Voigt-Zuwala del Rush University Medical Center di Chicago, come riferisce l'agenzia GEA, hanno condotto un'analisi dettagliata su 48 stati americani, confrontando le mappe dell'inquinamento luminoso con dati medici relativi ai principali fattori di rischio per l'Alzheimer. I risultati sono sorprendenti: mentre per gli over 65 l'inquinamento luminoso è già un fattore di rischio significativo, per le persone sotto i 65 anni, l'esposizione alla luce artificiale - quella di lampioni, ma anche insegne, maxischermi, fari nel traffico - durante la notte potrebbe essere ancor più pericolosa.
Lo studio ha evidenziato che, per le persone sotto i 65 anni, l'intensità della luce notturna è associata a una maggiore prevalenza di Alzheimer rispetto a qualsiasi altro fattore di rischio esaminato. Questo suggerisce una sensibilità particolare tra i giovani, che potrebbe derivare da differenze individuali nella risposta alla luce. Secondo Voigt-Zuwala, “alcuni genotipi, che influenzano l'Alzheimer precoce, potrebbero rendere alcune persone più vulnerabili agli effetti dell'esposizione notturna alla luce.”
Questo studio solleva questioni importanti per la salute pubblica, suggerendo che la gestione dell'inquinamento luminoso potrebbe diventare una priorità non solo per preservare l'ambiente, ma anche per proteggere la salute cognitiva. La consapevolezza è il primo passo: “Apportare semplici modifiche allo stile di vita, come l'uso di tende oscuranti o maschere per gli occhi, potrebbe ridurre significativamente il rischio” sottolineano i ricercatori.
L'inquinamento luminoso è spesso considerato un problema estetico o ambientale, ma le nuove evidenze suggeriscono che potrebbe avere conseguenze ben più gravi. In un'era in cui la luce artificiale è onnipresente - non solo per motivi "commerciali" o ludici, come le insegne dei locali o delle pubblicità, in particolare nelle metropoli, ma anche come misura di sicurezza e deterrente contro il crimine -, è cruciale riflettere su come proteggere la nostra salute, specialmente quella cerebrale, dagli effetti invisibili di una notte troppo luminosa.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..