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SCUOLA
09 Settembre 2024 - 19:40
La piccola Tia regala all'assessora Salerno un biglietto con disegno realizzato da lei
A Torino il 35% degli studenti non è italiano. Con una percentuale di un alunno straniero su tre, il capoluogo piemontese riparte con l'anno scolastico con le prime campanelle che ieri sono suonate nei licei Cottini e Alfieri, nelle scuole dei più piccoli come gli istituti Nigra, Tommaseo e Pacchiotti-Revel. Hanno riaperto oggi anche le scuole comunali dell'infanzia. Da calendario nazionale, dopodomani, 11 settembre, tutti gli studenti del Piemonte torneranno tra i banchi, compresi quelli delle primarie.
Ius Scholae: 48.000 bambini stranieri potrebbero ottenere la cittadinanza italiana nel 2024
Nel 2024, circa 48.000 bambini stranieri iscritti alla scuola primaria in Italia potrebbero acquisire la cittadinanza italiana grazie alla proposta di riforma del Ius Scholae, che lega il diritto di cittadinanza al completamento di un ciclo di studi nel Paese. Questo dato emerge da uno studio approfondito condotto dalla Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno), che ha analizzato la distribuzione degli alunni stranieri nelle scuole italiane. Secondo i dati recenti del Ministero dell’Istruzione (MIM), gli alunni stranieri nella scuola primaria statale ammontano a 315.906, pari al 14% del totale degli iscritti. Tra questi, ben 4 su 5 provengono da Paesi extracomunitari e circa il 70% è nato in Italia. "L’accesso alla cittadinanza è un passo essenziale per questi bambini" afferma Luca Bianchi, direttore generale di Svimez. "Vivono e si integrano nella nostra società, e il riconoscimento della cittadinanza rappresenta un fondamentale atto di inclusione e giustizia".
Nidi e materne comunali: la visita dell'assessora Carlotta Salerno in via Servais
Per l’anno scolastico 2024/2025 sono 3963 gli iscritti ai 71 nidi d’infanzia comunali a gestione diretta, in appalto e convenzionati e 5429 alle 61 Scuole dell’infanzia comunali. In occasione dell’inizio dell’anno scolastico delle scuole materne e dei nidi d’infanzia comunali, l’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno ha fatto visita al polo scolastico di via Servais che ospita il nido ‘Il Cerchio’ e la materna ‘J. Bruner’. Qui vi sono 150 bambini che frequentano la scuola materna e 122 iscritti al nido. La scuola di via Servais gode di un ampio spazio verde dove i giochi sono pochi: si predilige il rapporto del bambino con la natura. "Sono contenta di essere tornata a scuola" racconta la piccola Tia che è nella classe degli "arancioni". La bambina ha preparato dei biglietti disegnati per i suoi compagni e per le maestre e li ha portati a scuola in un sacchetto di carta per distribuirli. Uno lo regala anche alla Salerno.
Durante la visita vengono mostrate stanze dedicate all'educazione tattile, come la camera della sabbia, dove i piccoli possono addirittura immergersi in una piccola vasca creata ad hoc o "giocare ai travasi". Un'educatrice spiega che attività come questa aiutano i più piccoli a sperimentare e conoscere se stessi. A pochi metri c'è un'altra stanza, quella dedicata alla motricità, dove i bambini possono prendere confidenza e consapevolezza del proprio corpo. L'istituto è colorato e decorato quasi solo dai lavoretti realizzati dai bambini. I "rossi" stanno ballando mentre una maestra suona la chitarra: gli "azzurri" fanno merenda con una mela mentre si raccontano delle loro vacanze estive. Un bambino spiega che a dicembre diventerà un fratello maggiore. i "gialli" sono invece divisi in piccoli gruppi: c'è chi "cucina e fa la spesa" e poi c'è chi si dedica alle prime letture. E tra i libri sullo scaffale spuntano "Bambi" e la raccolta di storie "Stella stellina". Non si vede in giro un tablet e nessuna delle attività viene interrotta dalla suoneria di un cellulare. I giocattoli, infine, sono realizzati proprio dai bambini, Pochissimi quelli "già pronti all'uso". E i bambini, effettivamente, sono tutti molto sereni.
“I servizi educativi della nostra Città costituiscono da anni un’eccellenza sul territorio e anche a livello nazionale. Questo è dato dall’instancabile lavoro di educatori ed educatrici, maestre, coordinatrici pedagogiche, dalla loro capacità di sperimentare e ricercare metodi sempre più innovativi e all’avanguardia, con l’unico obiettivo di formare per bambine e bambini un ambiente di apprendimento che sia accogliente e stimolante – afferma l’assessora Carlotta Salerno – già dalla più tenera età si scoprono infatti passioni, abilità, talenti."
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