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La crisi dell'ex Fiat
12 Settembre 2024 - 06:30
Le due facce di Mirafiori: da una parte superlavoro, con aumento dei turni per un reparto, e dall’altra nuova cassa integrazione in arrivo per le Carrozzerie. Tanto che, in uno scenario nerissimo, da qui a fine anno gli operai sulla linea della Fiat 500e lavoreranno per appena dodici giorni, quattro settimane al massimo.
E’ questo, infatti, uno degli scenari che verranno affrontati questa mattina, attorno alle 11, nell’incontro che Stellantis avrà con i sindacati, a Torino, per calendarizzare i turni produttivi di Mirafiori. Domani, venerdì 13, dovrebbe esserci uno stop già programmato alle Carrozzerie. Per la ripresa di lunedì, però, è ancora tutto da discutere.
La prima ipotesi circolata, con comunicazione ai fornitori - gli stessi ai quali sono state date altre vaghe indicazioni su giorni e periodi di produzione -, era di un mese di fermo alle Carrozzerie, a causa della mancanza di ordini per la Fiat 500 elettrica. Ora, però, gli scenari possibili sono diversi, compreso quello di una serie di stop alternati a giorni di produzione, con anche la “settimana cortissima”, ossia di quattro giorni. Il che porterebbe a una dozzina, al massimo a quattro settimane, l’attività delle Carrozzerie. Il timore, in questo caso, è che il contratto di solidarietà che coinvolge 3.200 dipendenti potrebbe non essere sufficiente e si potrebbe ricorrere ancora alla cassa integrazione.
Lavora e lavorerà a pieno ritmo, invece, il reparto eDct, quello delle trasmissioni per i veicoli elettrici. Ieri è stato firmato un accordo - con la sola Uilm - per aumentare da 18 a 20 i turni settimanali, dirottando anche altro personale dalle Carrozzerie. In questo modo, almeno 200 lavoratori rientreranno dal contratto di solidarietà. E c’è la previsione, da qui a fine anno, di portare da 500 a 700 gli addetti fissi del reparto. Mentre il resto della fabbrica guarda al 2025 cui sopravvivere, nell’attesa dell’arrivo della Fiat 500 Ibrida (o di un modello Leapmotor da assemblare).
In tutto questo, poi, fa ancora discutere la mail - forse sfuggita - arrivata anche a operai in cassa integrazione con offerte “dedicate” e forte scontistica per l’acquisto di una nuova Maserati. Discussioni e polemiche cui il Gruppo ha risposto parlando di «notizie diffuse per alimentare un sentimento di ostilità nei confronti dell’azienda». E aggiungendo anche che «sono stati gli stessi dipendenti Maserati a chiedere in più occasioni, anche in gruppi di lavoro, sconti speciali per amici o parenti che si erano rivolti a loro per una vettura. Già oggi Maserati offre ai propri dipendenti la possibilità di utilizzare le auto del Tridente in occasioni speciali, come i matrimoni, e sta sviluppando un programma per estendere la possibilità di avere vetture Maserati in prova anche in altre occasioni». Se non siamo allo scontro aperto, poco ci manca. Molto dipenderà dall’incontro di oggi.
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