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La crisi dell'ex Fiat

Stellantis: stop alla Fiat 500 elettrica. Ecco perché

La comunicazione dell'azienda ai sindacati. A Mirafiori si ferma la produzione fino a ottobre (per ora)

+++ Stellantis: stop alla Fiat 500 elettrica. Ecco perché +++

Stellantis ferma Mirafiori. Per un mese, per ora, ma le prospettive non sono rosee. "Siamo al centro di una profonda trasformazione". Ecco cosa sta succedendo.

La notizia, mentre l'incontro dei sindacati con l'azienda a Torino è ancora in corso, viene battuta direttamente dall'agenzia Gea: da domani, venerdì 13 settembre, a Mirafiori si ferma la produzione della Fiat 500e, a causa della mancanza di ordini.  “La misura – spiega la società - è resa necessaria dall’attuale mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa, che è profondamente in difficoltà per tutti i produttori, soprattutto europei".

Giocando d'anticipo sulle note dei sindacati, Stellantis in una nota rilancia ancora i soliti programmi: l'investimento sulla nuova 500 elettrica, l'arrivo a fine 2025 di quella ibrida e il Mirafiori Automotive Park 2030. "Stellantis è fermamente impegnata a garantire la continuità di tutti i suoi impianti e delle sue attività e sta lavorando duramente per gestire al meglio e traguardare questa difficile fase della transizione - scrive il Gruppo -. Per quanto riguarda le Carrozzerie di Mirafiori, grazie a un investimento di 100 milioni di euro, presto sarà potenziata la produzione della Fiat 500e con una nuova batteria ad alto potenziale, integrando nuove tecnologie per renderla più accessibile e migliorare l’esperienza cliente, ma a cavallo tra il 2025 e il 2026 sarà anche avviata la produzione della Nuova 500 Ibrida, che sarà realizzata sulla base dell’attuale 500 elettrica".

Per i 2.300 delle Carrozzerie, dunque, ancora cassa integrazione (contratto di solidarietà, per essere precisi) e nessuna prospettiva certa oltre lunedì 14 ottobre, che sarebbe il giorno del ritorno al lavoro. Ma se il trend non dovesse cambiare, a Mirafiori potrebbero scattare altri stop, portando veramente al minimo la produzione di questo 2024.

"E' sempre più urgente incalzare Governo e azienda a riprendere il confronto sul futuro di Mirafiori - dichiara Luigi Paone, segretario generale della Uilm di Torino -. Con l'accordo di mercoledì nel reparto eDCT siamo riusciti a far rientrare dalla cassa integrazione 200 lavoratori delle Carrozzerie. Ci auguriamo che finché non si risolvono i problemi, questo reparto e quello dell'economia circolare riescano ad assorbire il maggior numero di lavoratori possibile".

Gianni Mannori responsabile di Mirafiori per la Fiom dice che "siamo a livelli di schizofrenia assoluta. Stellantis chiede ai lavoratori di andare negli stabilimenti polacchi e francesi, ma parallelamente a Mirafiori arrivano addetti da Termoli, Cassino, Melfi e Pomigliano. Poi mandano mail per incentivare l’acquisto di Maserati da 200mila euro a persone che ne guadagnano 1.200 al mese. E intanto la cassa integrazione continua inesorabilmente con un ennesimo stop produttivo di un intero mese. Invece di annunci di nuove produzioni continuano quelli sulla cassa integrazione".

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