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Drammatico incidente

La Lancia del film con Lapo Elkann: ecco qual è l'auto finita sulla folla a Torino

Nata in Borgo San Paolo, fu l'ultima vettura a due ruote motrici a vincere un mondiale, battendo l'Audi Quattro

La Lancia  del film con Lapo Elkann: ecco qual è l'auto finita sulla folla a Torino

C'è anche un film sulla sua storia, "Race for Glory" (in cui c'è Lapo Elkann nei panni di suo nonno Gianni Agnelli), l'ultima vettura a due ruote motrici a vincere un Mondiale Rally, battendo anche le fortissime Audi a quattro ruote motrici. L'ultima auto di una tradizione fatta di Fulvia e Stratos, prima di lasciare spazio alla Lancia Delta. E anche l'ultima a uscire dalla storica fabbrica di Borgo San Paolo, un pezzo autentico della storia di Torino.

E' questa la vettura finita sulla folla, in piazza San Carlo, nel corso di una esibizione durante il Salone dell'Auto di Torino. La vettura, entrando in piazza, ha sbandato sul pavé, andando contro le transenne. Una quindicina le persone ferite o contuse, di cui cinque portate in ospedale: una ragazza di 23 anni, Asia Triffiletti, ha una gamba rotta. Un altro spettatore, a quanto si apprende, ha perso un testicolo a causa dell'impatto. Ma poteva andare decisamente peggio.

Lontano da piazza San Carlo, in Borgo San Paolo, c'è un edificio dove, guardando la facciata, si vede ancora la sagoma del simbolo Lancia. Ora ci sono l'anagrafe e altri uffici comunali, ma un tempo questa era la fabbrica della Lancia, prima che lo stabilimento raddoppiasse con l'area che va verso il Grattacielo, una zona dove ora ci sono condomini, un campus universitario e un supermercato.

Qui il gruppo Fiat, tra il 1981 e il 1982, ha sviluppato il progetto LanciaSE37, di cui era responsabile Sergio Limone. Nel mondo rally erano cambiati i regolamenti e Cesare Fiorio, direttore sportivo, dopo i successi della Fiat 131, aveva bisogno di un'altra vettura per sostituire la Stratos che, al pari di altre vetture che erano praticamente prototipi, non potevano più partecipare al Mondiale. I modelli dovevano essere di serie (ma in realtà bastavano 200 unità prodotte per ottenere l'omologazione). 

E sul telaio della Lancia Beta Montecarlo, Abarth realizzò un primo prototipo, in collaborazione con Pininfarina. Si decise poi che quell'auto sarebbe stata una Lancia e si passò alle necessarie modifiche. Il motore era un 1995 centimetri cubici di cilindrata con un turbocompressore volumetrico in grado di sviluppare 205 cavalli, per una velocità di poco superiore ai 220 chilometri all'ora.

Nel 1983 il Mondiale Rally vede le Lancia sfidare le favoritissime Audi. E alla fine della stagione, infatti, il titolo piloti va ad Hannu Mikkola su Audi4. Ma Lancia conquista il titolo piloti grazie alle vittorie di Walter Rhorl e Marku Alen, tra cui una incredibile e fantastica doppietta al Rally di Montecarlo. 

Il film "Race for Glory" (interpretato da Riccardo Scamarcio nei panni di Cesare Fiorio) racconta proprio questa stagione irripetibile (dopo tredici gare e cinque vittorie, la S037 avrebbe lasciato il posto ai primi esemplari della Lancia Delta a trazione integrale) e ricorda un tempo in cui, a Torino, nascevano vetture in grado di primeggiare nel mondo. 

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