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Il caso

Un cantiere abbandonato da 9 anni. E spuntano 30mila euro di danni

L'area, un tempo giardino, è da anni in preda al degrado dopo l’interruzione dei lavori per la costruzione di box auto

Il giardino fantasma di via Col di Lana

Il giardino fantasma di via Col di Lana

È una cronistoria intricata quella che ha portato il giardino di via Col di Lana allo stato attuale. Cantieri fermi almeno dal 2015, cumuli di rifiuti - organici e non - e ratti. Una situazione che rischia di diventare un vero e proprio salasso per l’attuale Amministrazione.

Il giardino “fantasma”, ha iniziato a perdere il suo decoro e abbandonarsi allo stato incolto di “giungla” a partire dal 2012, quando - scoperto di proprietà privata - ha visto recisi i suoi 18 alti fusti di tiglio e sostituita l’area verde con ruspe e cantieri. Il neo proprietario voleva farne box auto, ma la successiva scoperta di condutture di gas, aveva impedito la continuazione dei lavori. Di qui in avanti l’oblio. I cantieri si bloccano e i committenti non prendono nessuna misura, malgrado il vincolo di destinazione a verde pubblico.

Dieci anni dopo, nonostante le diverse multe per il mancato rispetto di decoro e igiene e l’ingiunzione a eseguire tutti i lavori necessari al ripristino del decoro pubblico - tra cui il reimpianto dei tigli recisi -, tutto tace. «Con questa discarica a cielo aperto ci convivono circa 250 famiglie, i cittadini vogliono una soluzione», si sfoga il consigliere della Circoscrizione 3 Stefano Bolognesi, in Sala Orologio.

«Continuiamo a fare multe da 167 euro, quando il danno, includendo il mancato compenso del taglio degli alberi, arriva a 30mila», rimarca Ferrante De Benedictis, consigliere comunale FdI. Il prossimo passo previsto, sarebbe così, quello dell’esecuzione in danno, ovvero di un intervento pubblico per ristabilire il decoro, quando il proprietario - come in questo caso - risulti inottemperante. «Date le condizioni si può agire al loro posto. È una mossa estrema e delicata, ma in questo caso è nostro dovere assoluto garantire la sicurezza», ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni.

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