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Economia & Finanza
24 Settembre 2024 - 20:10
Stellantis o i guai con la procura per l'Eredità Agnelli? John Elkann scorda tutto di fronte ai risultati di Exor, la holding che controlla anche l'ex Fiat e la Ferrari (con sede ad Amsterdam). E' proprio la Rossa, infatti, a far volare oltremodo i risultati finanziari. Nei primi sei mesi del 2024, infatti, il valore netto ha raggiunto i 38,3 miliardi di euro, con un aumento di 2,9 miliardi di euro.
Spiegano da Exor che il NAV, ossia l'utile netto per azione, è aumentato del 9% nella prima metà del 2024, rispetto al 14% dell'indice MSCI World, principalmente grazie alla performance di Ferrari, Philips e dei fondi Lingotto. Altri 1,5 miliardi di euro arrivano da dividendi delle società controllate e dismissioni di asset, mentre gli investimenti effettuati nelle società, negli investimenti e nei riacquisti di azioni sono ammontati a 1,1 miliardi di euro. In particolare, la nota di Exor spiega che il valore degli investimenti è aumentato di 356 milioni di euro, principalmente per l'aggiustamento positivo del fair value dei fondi Lingotto (+228 milioni di euro) e delle Ventures (+53 milioni di euro), oltre agli investimenti effettuati in Lingotto Funds (+23 milioni di euro) e Ventures (+52 milioni di euro).
DALLA FERRARI LA MAGGIOR PARTE DEI RICAVI: ECCO LA TABELLA
La tabella mostra la suddivisione dei rendimenti ottenuti da Exor dalle sue varie partecipate. Come si può vedere Ferrari doppia Stellantis
Tra le operazioni più significative di questi sei mesi, c'è l'investimento in Clarivate, con una partecipazione del 10,1%, con la nomina di Suzanne Heywood, COO di Exor, nel consiglio di amministrazione della società. Poi il sostegno all'aumento di capitale della Juventus, per cui non è stato richiesto il finanziamento di circa 72 milioni di euro sottoscritto da Exor; sicuramente più significativo l'incremento dell'investimento in Philips di 622 milioni di euro, raggiungendo una partecipazione del 17,5%. A luglio erano stati versati 555 milioni di euro per raggiungere il 10% in Institut Merieux.
Inoltre, Exor ha ripreso il proprio programma di buyback di azioni fino a 250 milioni di euro, riacquistando 1.242.623 azioni ordinarie per 125 milioni di euro. Il 12 agosto 2024, Exor ha lanciato la seconda tranche di tale programma per l'importo residuo fino a 125 milioni di euro, che si prevede sarà completato entro novembre 2024, o prima se l'importo massimo sarà raggiunto.
Nella giornata di mercoledì, Guido de Boer, chief financial officer di Exor, terrà da Amsterdam una call riservata agli analisti e agli investitori istituzionali e si farà il punto sulla guidance per il secondo semestre e la previsione dei dividendi per gli azionisti, quasi sicuramente superiori all’anno scorso.
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