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IL CASO
30 Settembre 2024 - 05:40
Qualche “stock” di farmaci è già arrivato, altri sono “in viaggio” ma, con grande probabilità, entro la prima settimana di ottobre comincerà anche in Piemonte la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale che, solo nel mese di settembre, ha già messo a letto almeno 150mila italiani. In Regione si ipotizza «il giorno 7 o il giorno 10» in attesa di ufficializzare la data nei prossimi giorni anche per il milione di dosi che dovrebbe confermare l’aliquota “conquistata” lo scorso anno. Sarà «una stagione complessa, soprattutto per quanto concerne i virus respiratori» spiegano gli epidemiologi sebbene non si attendano il proverbiale “assalto alla diligenza” almeno fino a dicembre.
«Meglio vaccinarsi contro influenza stagionale e Covid, soprattutto per i soggetti più anziani o pluripatologici» suggerisce il professor Giovanni Di Perri del Dirmei, ricordando quanto sia importante, se non essenziale, anche proteggersi da altre infezioni come, ad esempio, Herpes Zoster. «Attenzione, però, anche al virus sinciziale che, ormai, non riguarda soltanto più i neonati ma sta colpendo duro anche nei confronti della popolazione più anziana ed esposta per via di una “immunizzazione naturale” che è mancata per ovvie ragioni» chiosa il direttore del Dipartimento di infettivologia della Regione Piemonte. Il quadro nazionale e internazionale non è certo più roseo. La stagione influenzale a cavallo tra 2024 e 2025 si sta sviluppando con un andamento particolarmente rilevante, in continuità con la tendenza degli ultimi anni di picchi stagionali che si verificano principalmente durante i mesi invernali.
In Italia, la stagione passata, ha visto un’incidenza molto alta, con un’impennata di 18,45 casi ogni 1.000 assistiti nel mese di dicembre. Anche se con l’arrivo della primavera, l’incidenza è scesa a 3,83 casi per mille assistiti, il virus ha continuato a circolare, anche se in maniera meno intensa. In Piemonte l’incidenza dell’influenza ha seguito un andamento simile, sebbene, nelle settimane più recenti si è osservato un aumento dell’incidenza tra gli adulti, con un calo tra i bambini. Rigoroso il sistema di sorveglianza che monitora non solo i casi influenzali, ma anche la presenza di altri virus respiratori che circolano insieme all’influenza, come il rinovirus e il virus respiratorio sinciziale. L’Oms ha aggiornato la composizione dei vaccini e la campagna di vaccinazione è stata lanciata in ottobre e proseguirà per tutta la durata della stagione influenzale, con l’obiettivo di coprire almeno il 75% della popolazione “target”.
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