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Emergenza climatica

I Fridays for Future tornano in piazza per la giustizia climatica

Un migliaio di manifestanti, tra cui studenti e nonni, chiedono azioni concrete

 I Fridays for Future tornano in piazza per la giustizia climatica

Tra gli striscioni spiccava quello dei "Nonni insieme per il clima": "Manifestiamo con i nostri nipoti per il loro futuro", hanno affermato

Dopo l'ultimo corteo di aprile, i Fridays for Future sono tornati in piazza a Torino per lo sciopero per la giustizia climatica. Circa un migliaio di persone si sono riunite in piazza Statuto per manifestare nel centro cittadino.

Insieme agli studenti, sono presenti sigle sindacali, collettivi universitari, l'Intifada Studentesca e il comitato 'Giù le mani dal Meisino', in prima fila con uno striscione contro il progetto del Centro per l'educazione sportiva e ambientale voluto dalla giunta di centrosinistra.

"Stiamo saltando le lezioni per darne una a voi", recita un cartello tenuto da alunni di una scuola media. Tra gli striscioni spiccava quello dei "Nonni insieme per il clima": "Manifestiamo con i nostri nipoti per il loro futuro", hanno affermato. I nonni hanno sottolineato che le problematiche ambientali sono aumentate nel tempo, citando eventi estremi come quelli recenti in Florida. Alice e Gaia, studentesse di scienze forestali, hanno commentato: "È una vergogna che da anni parliamo sempre delle stesse cose e le azioni concrete sembrano troppo lontane".

In testa al corteo sventola lo striscione "Rompiamo il silenzio: siamo natura che insorge".

Durante la manifestazione, i partecipanti hanno imbrattato una sede di Intesa Sanpaolo con la scritta "C'è intesa nell'ecocidio", evidenziando la loro frustrazione verso le istituzioni finanziarie, come Intesa Sanpaolo, che continuano a finanziare progetti legati ai combustibili fossili, contribuendo così all'emergenza climatica.

I manifestanti si sono poi diretti verso il Comune di Torino per far sentire la loro voce e richiedere azioni concrete.

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