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Torino e la crisi della sanità pubblica: fiducia in calo e attese infinite

La maggioranza dei cittadini non crede più che il Servizio sanitario nazionale sia in grado di rispondere in modo adeguato ai loro bisogni di salute

Torino e la crisi della sanità pubblica: fiducia in calo e attese infinite

Cresce tra i torinesi la preoccupazione per lo stato della sanità pubblica. Secondo l’ultima indagine dell'Osservatorio Sanità di UniSalute, la maggioranza dei cittadini non crede più che il Servizio sanitario nazionale sia in grado di rispondere in modo adeguato ai loro bisogni di salute. L’indagine rivela che quasi due torinesi su tre (63%) considerano ormai insufficiente il sistema sanitario pubblico, un dato in netto aumento rispetto al 50% registrato solo un anno fa.

Anche la soddisfazione per le cure ricevute è in calo: solo il 41% dei torinesi si dice soddisfatto dell’assistenza sanitaria pubblica, contro il 56% del 2023. Tuttavia, non manca chi continua a riporre fiducia nel sistema: il 51% riconosce l'importanza del sistema sanitario nazionale come pilastro del welfare italiano e uno su tre (38%) lo considera ancora tra i migliori al mondo.

Un segnale positivo, seppur limitato, riguarda l’adozione della tecnologia: il 17% degli intervistati ha notato un maggior utilizzo della telemedicina e dei teleconsulti rispetto al periodo pre-pandemia, una trasformazione accolta favorevolmente dalla maggioranza dei torinesi. Circa il 66% ritiene infatti che le soluzioni digitali possano essere un valido aiuto per migliorare l’accesso alle cure.

Rimane, però, il problema dei tempi di attesa, considerato prioritario dall’88% degli intervistati. La situazione è peggiorata rispetto a cinque anni fa, e i cittadini chiedono interventi urgenti: il 71% desidera una drastica riduzione dei tempi e il 46% invoca maggiori disponibilità di date e orari per le visite e gli esami.

Altro aspetto critico è la carenza di personale medico e infermieristico. Quattro torinesi su cinque (78%) ritengono infatti che il numero di operatori sanitari sia insufficiente per far fronte alle esigenze della città, un problema che si riflette in attese infinite e cure posticipate. La richiesta di un potenziamento delle risorse è chiara, così come quella di un sistema sanitario pubblico che torni a rispondere, in modo tempestivo ed efficiente, alle necessità dei suoi cittadini.

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