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Il caso

Ecco il nuovo ospedale alla Pellerina, ma i cittadini contestano in massa gli assessori

Assemblea di fuoco al teatro Provvidenza. Comitati contro Regione e Comune: «Trovate un'altra sede»

Comune e Regione, c'è contestazione per il progetto del nuovo ospedale Maria Vittoria

Comune e Regione, c'è contestazione per il progetto del nuovo ospedale Maria Vittoria

Faccia a faccia infuocato fra cittadini ed istituzioni sul futuro dell’area, in prossimità della Pellerina, dove sorgerà il nuovo ospedale Maria Vittoria. Il progetto per il nuovo ospedale continua a non piacere ai cittadini, che ancora una volta hanno rappresentato le loro rimostranze, nel corso dell’assemblea pubblica, organizzata dalla Circoscrizione 4, lunedì sera, presso il teatro Provvidenza, in via Asinari di Bernezzo 34. Presenti sul palco, l’assessore alla Sanità della regione Piemonte, Federico Riboldi, il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, il direttore generale Asl della città di Torino, Carlo Picco, e gli assessori comunali alle Politiche Sociali, Jacopo Rosatelli, e all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni.

Le associazioni di cittadini, contrarie al progetto del nuovo ospedale alla Pellerina, hanno evidenziato numerose problematiche rispetto all’area scelta, di tipo urbanistico, infrastrutturale, idrogeologico ed acustico, che non la renderebbero idonea ad un’opera di questo tipo.

Le slide con il progetto del nuovo ospedale

L’assessore Riboldi ha risposto alle rimostranze, precisando che il nuovo ospedale Maria Vittoria, che da progetto prevede 511 nuovi posti letto, potrà approfittare di un investimento totale di 348 milioni di euro, derivanti dal Pnrr e dai fondi Inail; ha poi dichiarato che alcuni dei dati presentati dai cittadini non corrispondono ai dati reali, assicurando che l’area selezionata ha un’ampiezza massima di 56 mila metri quadri ed è esclusivamente quella dove oggi sono situate le giostre.

Pienone in via Asinari per il faccia a faccia sul nuovo ospedale della Pellerina

Ha quindi chiesto di organizzare, entro due settimane, un secondo incontro, alla presenza dei tecnici comunali coinvolti nella progettualità, per spiegare nel dettaglio ai cittadini il progetto, in modo tale che la discussione si basi su dati reali e non su supposizioni. «Quando avrete contezza piena di quello che è il progetto - ha affermato Riboldi -, da lì potremo aprire tutte le discussioni del caso, sulla volontà popolare o meno di procedere. Con un investimento di questa portata non si può partire da dati inesatti».

Le istituzioni presenti si sono dichiarate tutte d’accordo sull’organizzazione di un secondo incontro, per una maggiore trasparenza nei confronti della cittadinanza e per discutere insieme sulla base di informazioni comuni ed esatte. Ma tranquillizzare i residenti sembra un’impresa ardua: la richiesta rimane quella di trovare un’area diversa da quella della Pellerina per la costruzione del nuovo ospedale.

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