Cerca

CPR

"Nessun Cpr, nè qui nè altrove"
Circoscrizione, cittadini e istituzioni contro la riapertura del Centro di permanenza per il rimpatrio

In posizione opposta, Vadalà (Lega): "A favore del ripristino, misura necessaria. Le carceri sono sovraffollate"

"Nessun Cpr, nè qui nè altrove" Circoscrizione, cittadini e istituzioni contro la riapertura del Centro di permanenza per il rimpatrio

Non c’è ancora una data ufficiale, ma il bando della Prefettura per la ricerca di un nuovo gestore è un segnale chiaro: il Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di corso Brunelleschi potrebbe presto riaprire. La prospettiva ha subito acceso le proteste, con la Circoscrizione 3 pronta a lottare per impedire la riapertura e la comunità schierata al suo fianco.


Ieri sera, la sala consiliare della Circoscrizione 3 ha ospitato un incontro affollato. Tra i partecipanti, l’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli, la garante comunale delle persone detenute Monica Gallo e l’esperto legale in materia di immigrazione Guido Savio. Presenti anche sindacati, il Gruppo Abele e vari consiglieri regionali, tra cui Gianna Pentenero, Daniele Valle, Nadia Conticelli e Valentina Cera. A fare gli onori di casa è stata la presidente della Circoscrizione, Francesca Troise, che ha aperto l’incontro dichiarando: “Stiamo parlando di persone. Nessun Cpr né qui né altrove”.


Sul tavolo, le proposte alternative alla riapertura inviate dal Comune: l’obbligo di firma e percorsi di reinserimento sociale per gli stranieri a fine pena, che verrebbero così sottratti alla prospettiva di una lunga permanenza nel Cpr. La proposta del Comune va in direzione opposta rispetto a quella della Prefettura, ma è sostenuta dalla maggior parte dei presenti, convinti che la struttura non debba riaprire.


Secondo ActionAid, infatti, il Cpr è costato alla collettività circa 3,5 milioni di euro nel 2023, nonostante fosse chiuso. Un investimento che, per chi si oppone alla riapertura, potrebbe essere utilizzato per misure più umane e più efficaci. “Non ci arrenderemo” è il grido che riecheggia tra i presenti.
C’è però anche chi, all’interno della Circoscrizione, ha votato a favore della riapertura. Anna Vadalà, consigliera della Lega, è stata l’unica voce favorevole su 15, argomentando che il Cpr è una “misura necessaria, fermo restando il garantire condizioni di umanità”. Anche Pietro Di Lorenzo, segretario generale provinciale del Siap, sostiene la riapertura, dichiarandola “indispensabile” per la sicurezza pubblica.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.