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LO STUDIO
02 Novembre 2024 - 21:40
L'era post-pandemia ha cambiato radicalmente le nostre abitudini quotidiane, e il rifugio domestico è diventato il nuovo mantra. Dopo il Covid, gli italiani trascorrono quasi un'ora in meno all'aperto rispetto a prima dell'emergenza sanitaria. Questo dato emerge da una ricerca pubblicata sul Journal of the American Planning Association. L’analisi rivela che la vita all’aperto è stata ridimensionata: in media, si calcolano 51 minuti in meno al giorno per attività esterne e quasi 12 minuti in meno nei viaggi quotidiani, sia in auto che con i mezzi pubblici.
“Io resto a casa”, un invito che in pieno periodo pandemico ha risuonato come un mantra, sembra essersi trasformato nella nuova normalità. Se da un lato questa tendenza porta con sé vantaggi come la riduzione degli spostamenti e, conseguentemente, delle emissioni di carburante e delle spese, dall’altro lato nasconde insidie: l’isolamento sociale. La pandemia ha acuito il bisogno di rimanere a casa, ma a quale prezzo?
L'indagine, che ha analizzato abitudini di lavoro e svago tramite l’American Time Use Survey (ATUS), ha svelato un quadro inquietante: il tempo speso in otto delle dodici attività all'aperto è diminuito dal 2019 al 2021, mentre è aumentato per undici delle sedici attività domestiche. Si stima che il tempo medio dedicato a stare all'aperto sia calato da 334 minuti al giorno nel 2019 a soli 271 minuti nel 2021. Un calo che si traduce in un passaggio da circa 5,5 ore al giorno a sole 4,5 ore.
E sebbene il lavoro da remoto spieghi parte di questa diminuzione, non è l'unico fattore in gioco. Le persone ora passano circa 13 minuti in meno al giorno in auto o con altri mezzi di trasporto. E il trend sembra destinato a durare: nel 2023, il tempo dedicato a tutte le attività all’aperto è rimasto significativamente inferiore rispetto al 2019. Gli acquisti si sono spostati online, mentre il tempo trascorso davanti alla TV non è aumentato, eccezion fatta per i picchi iniziali della pandemia. Anche le attività sportive sono mutate, con un aumento degli esercizi svolti a casa, probabilmente grazie all’acquisto di attrezzature per il fitness domestico.
In un’Italia che si sta adattando a una nuova quotidianità, ci chiediamo: a cosa ci stiamo rinunciando? La comodità del “restare a casa” può costarci molto più di quanto pensiamo.
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