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1.500 euro di premio ai dipendenti che portano nuovi assunti: Leonardo a caccia di talenti, ma i sindacati sono preoccupati

Una mossa audace per trovare specialisti qualificati, ma le insidie sono sempre dietro l'angolo

1.500 euro di premio ai dipendenti che portano nuovi assunti: Leonardo a caccia di talenti, ma i sindacati sono preoccupati

Il colosso italiano dell’aerospazio Leonardo lancia una sfida inedita ai suoi dipendenti: portaci nuovi talenti e ti ricompensiamo. E non si tratta di un semplice “grazie”: l’azienda, specializzata in difesa e tecnologie avanzate, offre fino a 1.500 euro di bonus per ogni assunzione che vada a buon fine grazie a una segnalazione interna.

L’obiettivo? Trovare specialisti qualificati, quelli che Leonardo chiama “talenti rari” – ingegneri, esperti di collaudo, programmatori e altre figure altamente tecniche – essenziali per sostenere il ritmo di crescita che l’azienda sta vivendo. Sotto la guida dell’ex ministro Roberto Cingolani, Leonardo ha già assunto 3.000 persone negli ultimi due anni e ha in programma di assumerne altre 6.000-7.000 entro il 2028. Ma trovare questi profili non è semplice, nemmeno per un gigante dell’industria.

Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo (Fonte Instagram)

L’annuncio del bonus arriva con un messaggio semplice e diretto: "Caro collega, aiutaci ad assumere. Se trovi il candidato giusto, ti diamo un premio fino a 1.500 euro." Non un brutto affare, soprattutto se consideriamo che i profili richiesti sono talmente specializzati da essere considerati quasi “merce rara” sul mercato. L’idea è che i dipendenti stessi, con la loro rete e conoscenza del settore, possano aiutare a identificare professionisti qualificati, riducendo i tempi e le complessità del processo di reclutamento.

Non tutti, però, vedono l’iniziativa di buon occhio. I sindacati, in particolare la Fiom Cgil, storcono il naso. “Siamo contenti che il settore aerospaziale cresca e assuma lavoratori specializzati,” ha dichiarato Ugo Bolognesi della Fiom Cgil. “Tuttavia, non ci piace il metodo utilizzato perché instaura relazioni industriali lontane dalla logica della trattativa sindacale.”

In altre parole, i rappresentanti sindacali temono che questa pratica possa bypassare i tradizionali canali di contrattazione collettiva, creando un “reclutamento fai-da-te” che non considera a pieno i diritti dei lavoratori. Le nuove assunzioni, infatti, spesso iniziano con contratti temporanei , creando incertezza per i neoassunti e potenzialmente minando la stabilità dei posti di lavoro.

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Leonardo, dal canto suo, si difende: l’incentivo è un modo per rispondere alla crescente domanda di profili tecnici che sono difficili da trovare. Inoltre, l’azienda offre pacchetti retributivi competitivi, con stipendi mediamente superiori del 20% rispetto alla media nazionale, persino per i ruoli meno remunerati. Con un’indotto di circa 400 aziende partner e un impatto economico di 1,3 miliardi di euro nella sola regione Piemonte, Leonardo sta diventando uno dei principali attori nello sviluppo dell’aerospazio e delle tecnologie per la difesa in Italia.

Il reclutamento tramite referral è molto comune in altri settori, soprattutto in aziende tech e startup, ma in un comparto fortemente sindacalizzato come quello industriale, è una mossa inusuale e rischiosa. Mentre la carenza di specialisti mette sotto pressione le aziende, Leonardo si sta giocando la carta del “crowdsourcing” interno per velocizzare le assunzioni e competere a livello globale.

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