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IL CASO
03 Novembre 2024 - 23:03
La dermorexia è un fenomeno psicologico emergente che sta catturando l’attenzione di esperti e professionisti della salute mentale, in particolare per il suo impatto crescente su donne e uomini di tutte le età, con un’attenzione particolare ai giovanissimi, il gruppo più vulnerabile. Ma cosa si cela dietro questo termine?
Inizialmente, prendersi cura della propria pelle è un gesto d’amore verso se stessi: una routine di skincare quotidiana può infondere sicurezza e benessere. Tuttavia, quando la bellezza della pelle diventa un pensiero ossessivo, generando ansia e preoccupazione costante, ci si trova di fronte a una condizione ben più seria. La dermorexia si manifesta quando l’attenzione per l’aspetto cutaneo sfocia in un’ossessione, amplificata dai continui stimoli provenienti dai social media, dove tutorial e consigli su come ottenere una pelle perfetta proliferano in modo esponenziale.
La giovane generazione, in particolare gli adolescenti, è esposta a una pressione sociale senza precedenti. Si stima che molti ragazzi e ragazze, osservandosi allo specchio, possano vedere imperfezioni che non esistono, scatenando un ciclo di insoddisfazione e ricerca di soluzioni drastiche. È comune, per esempio, che i giovani inizino ad utilizzare prodotti anti-invecchiamento già a 18 o 20 anni, spinti dalla paura di apparire imperfetti.
Questa condizione non è solo superficiale. L’ossessione per l’aspetto cutaneo porta a un crescente malessere emotivo, con la sensazione di inadeguatezza che si intensifica alla comparsa di anche il più piccolo inestetismo, che si tratti di un brufolo o della prima ruga. Il rischio è che la dermorexia possa evolvere in problemi di autostima e di immagine corporea, con ripercussioni significative sulla salute mentale.
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