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IL FATTO
04 Novembre 2024 - 09:39
Questa mattina, nel pieno delle celebrazioni per la Festa delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, Torino si è svegliata con un messaggio che non è passato inosservato. In piazza Castello, davanti a Palazzo Madama, alcune attiviste di Extinction Rebellion si sono arrampicate sulle impalcature dello storico edificio, srotolando uno striscione che recitava un’accusa chiara e provocatoria: “Onorano guerre, distruggono terre”.In piazza Castello, la cerimonia dedicata alle Forze Armate, inizialmente programmata per le ore 10 con la tradizionale cerimonia dell'alzabandiera, è stata posticipata a seguito di una manifestazione di protesta.
La scelta della data non è casuale. Mentre in tutta Italia si commemorano i caduti delle Forze Armate, gli attivisti di Extinction Rebellion hanno voluto portare l’attenzione su un’altra faccia della medaglia: le vittime civili delle guerre e le conseguenze delle scelte politiche italiane che, secondo il gruppo ambientalista, continuano ad alimentare conflitti e a rimandare gli interventi per affrontare l’emergenza climatica. “Siamo qui, oggi, per ricordare non solo i caduti delle forze armate, ma tutte le vittime civili delle guerre”, hanno dichiarato le attiviste. “Incluse quelle causate dalle nostre stesse scelte politiche, che alimentano conflitti in tutto il mondo e ritardano gli interventi volti ad affrontare il collasso climatico”.
Nel mirino degli ambientalisti c’è la recente Manovra di Bilancio del governo, che per il 2025 destina oltre 30 miliardi di euro al Ministero della Difesa – una cifra record, con un aumento del 12,4% rispetto all’anno corrente e del 60% rispetto all’ultimo decennio. Un investimento senza precedenti che si scontra, però, con la decisione di posticipare al 2027 i fondi per la prevenzione e la mitigazione dei disastri idrogeologici. Una scelta che, secondo Extinction Rebellion, mette a rischio diretto regioni come l’Emilia Romagna, già flagellate da alluvioni ricorrenti, e che mostra una preoccupante disparità nella gestione delle priorità nazionali.
Il riferimento si estende alle tragedie recenti in Europa: l’alluvione che ha colpito Valencia, in Spagna, ha lasciato dietro di sé oltre 200 morti, decine di dispersi e centinaia di migliaia di sfollati. Catastrofi come questa, sostengono gli attivisti, sono il risultato della scarsa attenzione verso le questioni ambientali, oscurate da spese che, invece di proteggere i cittadini, sembrano alimentare un ciclo di distruzione e vulnerabilità.
“Esprimo una dura condanna per l’oltraggiosa azione messa in atto oggi da parte di un gruppo di fanatici ambientalisti, che hanno interrotto le celebrazioni della Giornata delle Forze Armate. Questo gesto - compiuto da chi dimostra di non conoscere la storia della nostra Nazione - rappresenta un oltraggio alla memoria di coloro che, con coraggio e dedizione, hanno sacrificato la loro vita per la nostra Patria, difendendo la libertà e i valori su cui è fondata la nostra Repubblica” ha dichiarato Elena Chiorino , vicepresidente della Regione Piemonte, in seguito alla protesta inscenata oggi a Torino dagli Extinction Rebellion.
Commenti duri anche da parte di Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte: "A Torino purtroppo succede anche questo. Capita che l'alza bandiera del 4 novembre, Festa Nazionale delle Forze Armate in Piazza Castello, venga bloccato e ritardato per colpa di quattro antagonisti appesi come dei salami su un'impalcatura. Questa è la conferma che esiste ormai un’innegabile emergenza antagonismo nella città di Torino. Questi gruppi estremistici si sentono evidentemente le spalle coperte da una certa parte politica, si sentono legittimati e quindi osano sempre di più. È davvero un peccato, oltre che un fatto inaccettabile, che a farne le spese sia un momento istituzionale dedicato alle Forze Armate, alla Vittoria della Prima Guerra Mondiale e a tutti i caduti morti per la Patria. Noi siamo comunque qui per celebrarlo, ma riteniamo che nessuno possa più chiudere gli occhi su quello che sta avvenendo nella nostra città".
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