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Sanità per tutti: i senza dimora avranno il medico di base

Un passo avanti per 100mila persone che, senza dimora, erano escluse dai diritti essenziali di cura e prevenzione

Sanità per tutti: i senza dimora avranno il medico di base

Il Senato ha finalmente approvato una legge che mette fine a un’assurdità: d’ora in poi, anche le persone senza dimora potranno avere un medico di base. Una conquista sociale arrivata solo oggi, ma necessaria da anni, che nasce dalla proposta del deputato Marco Furfaro (PD). La normativa elimina l’obbligo di avere un indirizzo di residenza per accedere ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale, una barriera che per troppo tempo ha escluso migliaia di persone dal diritto alla salute.

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Prima di oggi, chi non aveva una casa doveva affidarsi a espedienti come l’“indirizzo fittizio”, un escamotage non solo temporaneo, ma anche spesso ignoto a molti che ne avevano bisogno. Furfaro parla di «cortocircuito» normativo, un limite che ha escluso circa 100mila persone, proprio quelle più vulnerabili, da servizi essenziali come la scelta di un medico di base. Ora, invece, si apre la strada a una sanità finalmente più giusta, che non lascia più indietro chi vive ai margini.

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