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Il fatto

I dubbi sul compattamento del mercato: «Così manca lo spazio per tutti i banchi»

Nonostante 600 firme contrarie, sono partiti i lavori finanziati attraverso i fondi del Pnrr

Dubbi sul compattamento del mercato di piazza Guala

Dubbi sul compattamento del mercato di piazza Guala

Sono partiti i lavori per la riorganizzazione del mercato di piazza Guala, tradizionale appuntamento trisettimanale che da oltre quarant’anni interessa i residenti di Lingotto, Mirafiori sud e dintorni.

Un intervento di riqualificazione da oltre 700mila euro, finanziato con i fondi del Pnrr, approvato dall’amministrazione nonostante le contestazioni di numerosi cittadini e dei consiglieri d’opposizione della Circoscrizione 8, poco convinti dall’efficacia di un’operazione che porterà alla completa rimozione dei banchi presenti nella zona sud della piazza, vicino all’incrocio con via Onorato Vigliani, e lo spostamento dell’intera attività nella parte superiore, intorno all’area verde e all’edicola, estendendosi anche in un tratto di via Piobesi.

«Un grave errore», commentava lo scorso autunno il consigliere di Lista civica Alessandro Lupi, dopo aver raccolto, insieme al consigliere di FdI Rosario Borello, circa 600 firme per fermare i lavori, «completando questa operazione il mercato diventerà più piccolo, si perderanno banchi, e si andrà a spostare l’attività in un’area ristretta e scomoda, dove mancano persino gli attacchi elettrici presenti, invece, nell’area che si vorrebbe eliminare».

Nulla da fare: il via libera è arrivato, e la riduzione degli stalli (che passeranno da 92 a 59) e la chiusura di via Piobesi durante gli orari mercatali sono prezzi che l’amministrazione è disposta a pagare, se questo significherà avere un mercato nuovo, più ordinato, senza spazi vuoti e con impianti rifatti.

«Una decisione assurda quella di spostare il mercato in una piazza più piccola, in mezzo alle case, ai negozi, alla circolazione, e non compattarlo invece nel piazzale apposito già presente, più spazioso e più adatto - afferma Lupi - inutili le centinaia di firme raccolte insieme a Rosario Borello. Potevamo avere la piazza per i cittadini e lo spazio sul retro per il mercato, e invece avremo una piazza ancora disordinata e un’area vuota che col tempo degraderà. Peccato».

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