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LA CERIMONIA

I nostri “campioni del commercio” : tra sogni, tradizioni e una Torino che cambia - IL VIDEO

Il Premio Commercio 2024 creato da Confesercenti insieme alla Fondazione Quarto Potere e patrocinato dal Comune di Torino

Premio Commercio 2024

Premio Commercio 2024

Coraggio, fantasia, esperienza e tanto cuore. I “campioni del commercio” - come ci permettiamo affettuosamente a definirli -  non mollano mai e hanno tanta voglia di raccontarsi. Sono storie di famiglia, di trasformazione e di spirito sabaudo quelle descritte  in occasione della cerimonia del Premio Commercio 2024, creato da Confesercenti e patrocinato dal Comune di Torino e dalla Fondazione Quarto Potere del nostro giornale.

Mentre ritirano la targa hanno gli occhi che luccicano della stessa passione Irma Peinetti e il marito Ferdinando Bellato, da oltre cinquant’anni insieme, tra agnolotti e plin, al Pastificio San Paolo. «Abbiamo avuto la grande fortuna di fare un lavoro che ci piaceva e di farlo insieme» spiega Irma. L’attività è nata nel 1972 in via Di Nanni e si è poi ampliata con un secondo punto vendita in corso Racconigi. «Torino è il regno dell’agnolotto» commenta Ferdinando, mentre figlia, genero e nipote applaudono dalla platea di Sala delle Colonne.

«La nostra città sta subendo delle profonde trasformazioni. Oggi più che mai commercio e turismo sono le colonne portanti del tessuto urbano» commenta l’assessore comunale Paolo Chiavarino, prendendo parte alla premiazione. Non ha avuto paura di cambiare Raffaella Gino, proprietaria del negozio “Terra di Raffy” in via Servais. «Dopo 25 anni di lavoro in azienda ho scelto di cambiare vita e di iniziare a produrre saponi solidi artigianali» racconta. «Ho fatto della mia passione un lavoro e devo molto all’aiuto di Confesercenti che mi ha supportata durante il percorso di transizione».

Ha alle spalle un percorso molto attivo all’interno dell’associazione anche l’ex presidente Giuseppe Bagnolesi, da oltre 30 anni gestore di stazioni di servizio autostradali. «Oggi porto avanti, insieme ai miei figli e nipoti, l’impianto all’altezza di Settimo Torinese» spiega.

È una storia di famiglia anche quella di Walter e Maria Broglio. Il nonno Giuseppe aprì un’impresa di mobili nel 1924. Poi, nel ‘65, il figlio Domenico e la moglie Laura, abbanarono la parte di produzione e rilevarono il negozio. Nel 2006 fu la volta di Walter e Maria. «Le idee di svolta che hanno caratterizzato la nostra storia sono tutte legate alle donne delal famiglia» fa sapere Walter. «Ora abbiamo deciso di specializzarci nella vendita di materassi. Tutto ciò che è comodo, lo trovi da Broglio».

Lavora fianco a fianco con la moglie anche Ciro Quaranta, della Por Tende Srl di corso Trieste a Moncalieri. «Se non fosse stato per lei, non avrei fatto quello che ho fatto» la dedica alla moglie ritirando il premio.

Sempre insieme anche Angela Terzo e Paolo Longo del Nostradamus bar, tavola calda e pizzeria di via Cernaia. È loro il primo marocchino alla Nutella di Torino. Primato che rivendicano e che fa più dolce la loro storia.

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