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Stellantis, la Stla Frame e l'idrogeno: così Tavares cambia strategia (e batte cassa)

Presentata la piattaforma per suv e pickup Jeep e Ram. Il ceo portoghese sul pericolo Trump: "Ci adatteremo"

Stellantis, la Stla Frame e (poi) l'idrogeno: così Tavares cambia strategia

Stellantis prepara una "offensiva Jeep e Ram". Parole del ceo, Carlos Tavares, che si inseriscono in un contesto su cui grava un pesante interrogativo: cosa farà il Gruppo con l'amministrazione Trump (palesemente poco favorevole alla svolta elettrica perseguita dal piano industriale del ceo portoghese)? E nel frattempo si torna a battere cassa: Stellantis vuole incentivi (per i clienti, sottolinea). 

Tavares ha parlato del futuro dei modelli Jeep e Ram nel presentare la nuova piattaforma Stla Frame, progettata appositamente per i pick-up full-size, i veicoli commerciali leggeri e i SUV di Stellantis. Si tratta di una piattaforma multenergy, dunque inizialmente, come spiegano da Stellantis, i veicoli realizzati su "Stla Frame saranno inizialmente offerti con sistemi di propulsione innovativi, che comprendono varianti full BEV e una configurazione range-extender, ossia autonomia estesa". Nelle configurazioni BEV, la ricarica rapida a 800 volt DC fino a 350 kW può aggiungere 160 km di autonomia in soli 10 minuti, mentre i REEV possono aggiungere 80 km in 10 minuti con una ricarica rapida a 400 volt DC fino a 175 kW.

Ma in futuro la piattaforma potrà ospitare sistemi di propulsione a combustione interna, ibridi e a idrogeno. Inizialmente, dunque, i veicoli potranno essere degli "ibridi" perché, come dice Tavares, potrebbero essere la soluzione "per quel cliente ancora preso dai dubbi di fronte alla scelta della sua prima auto elettrica". I nuovi Ram full electric, intanto, sono di fatto rinviati al 2025.

Ma questa piattaforma potrebbe rappresentare la carta per adeguarsi alle scelte della nuova amministrazione Usa, quella di Donald Trump che entrerà alla Casa Bianca a gennaio. Non è un mistero che Trump non veda di buon occhio la mobilità elettrica e, oltre a dazi sui veicoli prodotti in Messico (dove c'è uno stabilimento Jeep) promessi in campagna elettorale, come prima mossa potrebbe cancellare quell'incentivo ferale di 7.500 dollari per l'acquisto di vetture elettriche (di cui beneficiano anche i prodotti cinesi).

Su questo Tavares, durante la visita allo stabilimento francese di Rennes, si è espresso per la prima volta, dicendo che "Aspetteremo rispettosamente che il signor Trump prenda le decisioni che ritiene buone per il suo Paese, poi ci adatteremo a questo contesto. La nostra missione è offrire una mobilità pulita, sicura e conveniente. E lo faremo in maniera da rispondere alle aspettative delle comunità e dei paesi in cui operiamo".

E, riguardo proprio ai Paesi in cui Stellantis opera, Tavares è ovviamente tornato a premere proprio sul tema incentivi, mentre presentava la Frame, rivolgendosi alla politica europea. Ricordando che la sua visione è quella di "rendere accessibile a tutti la mobilità elettrica", finora pesantemente frenata dai costi, Tavares ha ribadito che "in questa importantissima transizione ci aspettiamo che i governi sostengano i clienti finali". Ossia, incentivi all'acquisto di vetture elettriche (o elettrificate, vanno meglio le ibride infatti). In questo, il piano Tavares non cambia.

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