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SANITA' E NOVITA'
21 Novembre 2024 - 15:39
FEDERICO RIBOLDI
lI Piemonte sta cambiando. E lo fa a passo spedito, guidato dalla promessa di una sanità digitale che, tra portali, applicazioni e telemedicina, sembra destinata a rivoluzionare l'intero sistema sanitario. Lo ha illustrato al dettaglio Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità, che ieri, durante la conferenza “Sanità e comunità locali” organizzata da CittadinanzAttiva, dove al tavolo si sono seduti diversi esponenti del panorama sanitario piemontese, tra cui Carlo Picco, direttore generale dell’Asl di Torino e Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici. Riboldi ha dipinto un quadro luminoso della sanità che ci attende nei prossimi 2 anni: la “Sanità 2.0” piemontese ha un piano da 4,5 miliardi di euro, con 11 nuovi ospedali, 91 case di comunità, 30 ospedali di comunità e ben 43 centrali operative territoriali. Il cuore di questa trasformazione riguarda senza dubbio il nuovo Centro Unico Prenotazioni (CUP), che promette di rivoluzionare l’intero sistema. L'intelligenza artificiale al servizio dei pazienti, capace di separare richieste urgenti e croniche, smistando con precisione ogni singola prenotazione. Finalmente, sembra, la sanità sarà più efficiente, più rapida, senza lunghe attese al telefono o code agli sportelli. Ma è davvero così? Il sistema ha tutte le carte in regola per ottimizzare il servizio, ma c'è una domanda che risuona inevitabilmente: chi sarà escluso da questo nuovo sistema?
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