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L'EVENTO

Una Mole di panettoni: la XIII edizione celebra l'arte del lievitato tra innovazione e tradizione

Un viaggio nei sapori e nell'arte del panettone: la XIII edizione di 'Una Mole di Panettoni' tra tradizione, creatività e giovani talenti

Una Mole di panettoni: la XIII edizione celebra l'arte del lievitato tra innovazione e tradizione

Daniele Muro - Castino - e Marco Voci - i frutti del grano, primo e secondo posto per miglior panettone piemontese

"Una Mole di panettoni" torna per la sua tredicesima edizione in centro città a soddisfare gli amanti del dolce, ma non solo. L’inaugurazione di questo pomeriggio presso l’hotel Principi di Piemonte, per premiare le tre categorie in competizione - quelle di miglior panettone tradizionale della scuola milanese (alto senza glassa), miglior panettone tradizionale scuola piemontese (basso con glassa) e miglior panettone creativo - su cui i 30 maestri lievitisti partecipanti si sono battuti a suon di impasti originali, non delude neanche quest’anno. 

Il panettone alla 'nduja

Dallo speck al babà, dalla ‘nduja al tradizionale con canditi o gianduja, o ancora il “piemontesino”, con peperoni e bagna cauda. I maestri quest’anno sembrano essersi proprio sbizzarriti. Regalando assaggi e dando l’opportunità di acquistare i propri lievitati d’eccellenza al prezzo calmierato di 32 euro per il chilo, 20 per il mezzo chilo, con qualche piccola eccezione. Come il “panbusciò”: premiato come miglior panettone del mondo nel 2019, un chilo e cento di un impasto che fonde il tipico babà napoletano con il classico panettone, che ne costa 42. O i mini panettoni salati da 5 euro, che includono il “piemontesino” e il “mediterraneo”: capperi, pomodori secchi, semi di zucca, peperoni e grue. 

Il "panbusciò, metà babà, metà panettone

Premiate l’eccellenza ma soprattutto la passione. Il miglior panettone piemontese di quest’anno è quello di Davide Muro, pastry chef dell’Antica pasticceria Castino di Pinerolo: «c’è tanto sacrificio. Ci vuole molto studio. Il nostro è delicato e leggero, con pochi zuccheri», racconta entusiasta. Quello creativo invece è tutto un orgoglio meridionale: «il nostro “amalfitano” profuma di limoni di Sorrento. Il suo segreto sono prodotti di qualità e tanta passione», spiega Daniela Monteleone della pasticceria salernitana vincitrice Mr Whippy. 

Daniela Monteleone di Mr. Whippy, vincitrice del premio "miglior panettore creativo"

L’evento - cui si potrà accedere previa prenotazione dalle 10 alle 20 di sabato e domenica con biglietto variabile a seconda di fascia oraria - ha coinvolto anche alcuni giovanissimi aspiranti pasticceri, come i ragazzi dell’istituto alberghiero Colombatto.

«Il più “creativo” per me è quello alla 'nduja», ci dice Giulia, una studentessa. «Stiamo girando e assaggiando. Ma questo è anche un modo per noi per guardare le texture dei panettoni, studiare le diverse tecniche di lievitazione», aggiunge la sua amica Carola.

Le studentesse dell'istituto alberghiero Colombatto

Partner d’obbligo le bollicine, con una sezione dedicata alle produzioni vinicole d’eccellenza, come la cantina cooperativa Alice Bel Colle, in provincia di Alessandria, che produce vini aromatici dolci, come il classico brachetto d’Acqui, ma anche dolcetto e Barbera. «Siamo qui da tre anni, e la nostra è una produzione cooperativa molto affiatata», ci racconta il loro sales manager Daniele Bianco.

Lo stand della cantina cooperativa Alice Bel Colle

 

Al taglio del nastro inaugurale dell’evento - che prospetta un'affluenza di circa 6mila persone da ieri pomeriggio fino a domenica sera - presente la Camera di Commercio, Ascom Torino, il presidente dei maestri pasticceri Giovanni Dell’Agnese, a premiare le "cinture nere" del gusto.

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