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La crisi dell'ex Fiat
03 Dicembre 2024 - 12:52
Dopo il lunedì nero, Stellantis riparte in Borsa. A metà giornata il titolo guadagna il 2,15%, con un miliardo di capitalizzazione recuperato. Un segnale legato al cambio drastico di governance a seguito delle dimissioni del ceo Carlos Tavares: ai mercati piace, al momento, l'accentramento dei poteri in capo al comitato esecutivo presieduto da John Elkann in persona e quasi certamente il ritorno dell'ex CFO Richard Palmer.
La sensazione dominante è che Stellantis stia approntando un cambiamento di rotta, non solo di politica industriale, ma anche di politica tout court. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, riferiscono le agenzie di stampa, si mostra "ottimista sul ruolo dell'Italia" nei piani futuri: "Nel colloquio con John Elkann - ha detto Urso - sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell'auto europea".
Di segno opposto, e più dure, le parole del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: "Elkann? Avrebbe già dovuto venire in Parlamento, ma con un assegno non a parole. Che ricordi quanti miliardi di denaro pubblico ha incassato negli anni questa azienda, ci sono ancora prestiti garantiti dallo Stato per miliardi di euro, a fronte di quali risultati economici, di quali licenziamenti e di quali cig. Questa è un'azienda che quando c'è guadagnare incassa e scappa, quando c'è qualcosa da chiedere lo fa ai suoi operai: penso che sia uno degli esempi peggiori di come non si fa imprenditoria”.
Ma sul piano politico, di nuovo, John Elkann "declina" l'audizione in Parlamento. Lo dice il presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmaroli: "Ho avuto un colloquio telefonico con John Elkann - spiega -. A fronte della mia rinnovata richiesta di audizione, ha ringraziato per l'attenzione che il Parlamento continua a riservare al settore automotive e a Stellantis, ma in questa fase ha tuttavia asserito di attendere la chiusura del tavolo di interlocuzione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy". Che è fissato per il 16 dicembre.
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