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Torino, ecco ToHousing+: accoglierà omosessuali, lesbiche e trans

Un milione di euro per l'ex commissariato di Vanchiglia per l'emergenza abitativa

Torino, ecco ToHousing+: accoglierà omosessuali, lesbiche e trans

Un ex commissariato di polizia dismesso, rimasto inutilizzato per anni, sta per vivere una seconda vita. L’immobile di corso Farini 20, a Torino, sarà infatti riqualificato e trasformato in “ToHousing+”, una struttura dedicata all'accoglienza di persone della comunità Lgbtq+ in emergenza abitativa. Il progetto è stato presentato oggi, 12 dicembre 2024, e punta a offrire un supporto concreto a chi si trova in difficoltà, creando uno spazio sicuro e inclusivo.

Il nuovo centro sarà in grado di ospitare fino a 12 persone alla volta, offrendo camere doppie e spazi comuni, inclusi un'area ricreativa, una cucina e una lavanderia. Oltre ad accogliere gli utenti, “ToHousing+” sarà un punto di riferimento per l’intero quartiere di Vanchiglia, un’area in cui la comunità potrà usufruire di una sala incontri multimediale, aule per laboratori, uffici e spazi di aggregazione.

Il progetto è curato dall’associazione Quore, che dal 2007 è impegnata nella difesa dei diritti e nella tutela delle persone Lgbtq+. L'associazione, già titolare di “ToHousing”, una struttura simile situata a pochi isolati di distanza, ha deciso di espandere la propria offerta con questo nuovo spazio. La versione precedente di "ToHousing", inaugurata nel 2019, ha già accolto 132 persone appartenenti alla comunità Lgbtq+, offrendo loro 24 posti letto in un ambiente sicuro e protetto.

"Questa è una forma di rifugio delle vittime di discriminazione. Non c’è nulla di bello nell’origine di queste risposte. Se abbiamo bisogno di case rifugio è perché viviamo in un mondo che bello non è, colmo di offese alla vita umana. Bisogna scegliere da che parte stare, se stare con chi risponde alle offese o con chi rimane indifferente. Noi come amministrazione abbiamo fatto una scelta." ha dichiarato l'assessore comunale alle Pari Opportunità, Jacopo Rosatelli.

La ristrutturazione (952.513 euro) sarà finanziata per metà da fondi del Pnrr, con il resto coperto da un cofinanziamento dell'associazione Quore e da diversi partner privati, tra cui Compagnia dei Caraibi, Ai Engineering, Fondazione Compagnia di San Paolo, Geberit e Cristina Rubinetterie. Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato per sostenere l’inclusività e il welfare.

I lavori di ristrutturazione sono previsti per concludersi tra il 2026 e il 2027, con l’inaugurazione di “ToHousing+” che aprirà le sue porte per accogliere i nuovi ospiti. L’accesso alla struttura avverrà tramite segnalazione dei servizi sociali o direttamente attraverso una domanda, che verrà valutata dai gestori del centro.

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