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L'EVENTO

Da piazza Baldissera a via Roma pedonale. Lo Russo: «Il 2025 sarà un anno di grandi cantieri»

Il sindaco di Torino traccia un bilancio della prima metà del suo mandato

Stefano Lo Russo

Stefano Lo Russo

Da via Roma pedonale alla rivoluzione di piazza Baldissera. «Il 2025 sarà un anno di grandi cantieri. Anche molto delicati» racconta il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, dal palco delle Ogr, in occasione della ormai tradizionale conferenza di fine anno (che in questo caso coincideva anche con un bilancio di metà mandato circa).

«Ci aspetta un anno impegnativo. Prevedo che arriveranno molte segnalazioni al mio ufficio» abbozza e appare particolarmente preoccupato per l’avvio del cantiere della rotonda di piazza Baldissera. «Siamo partiti in condizioni molto complesse dal punto di vista finanziario, con un Comune sull’orlo del commissariamento che, grazie al Patto per Torino del governo Draghi ha reso possibile un nuovo piano di sviluppo - prosegue -. Abbiamo progetti per 2,6 miliardi di euro e ci aspetta una stagione di grandi investimenti. Complessivamente la strada che abbiamo iniziato a percorrere è quella giusta». E ancora: «A fine mandato sarò soddisfatto se avremo fatto il 70% di tutto quello che abbiamo messo in cantiere».

E mentre il sindaco delinea le prossime sfide che la città si troverà ad affrontare, l’intelligenza artificiale dà forma ai sogni dei ragazzi delle scuole superiori che hanno preso parte alla presentazione delle Ogr. Una Torino “balneabile”, con ampi spazi verdi, balconi fioriti e piste ciclabili. «C’è grande attenzione all’ambiente e al fiume nelle proposte dei giovani» sottolinea Lo Russo.

Ci hanno pensato poi gli assessori a tracciare la “road map” della Torino che verrà. Per l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni si deve partire dall’identità di ciascun quartiere, mentre per il collega alla Sicurezza Marco Porcedda la città deve essere «illuminata» in senso ampio. L’assessore al Bilancio Gabriella Nardelli immagina la comunità come «un alverare» dove ognuno è chiamato a fare la propria parte. Mentre per Paolo Chiavarino (Commercio) è un «magnifico mosaico».

Chiara Foglietta (assessore ai Trasporti e alla Viabilità) la descrive come una costruzione Lego dove, mattoncino dopo mattoncino, la realtà prende forma. «Torino è poliedrica» riassume Mimmo Carretta (delega a Sport e Grandi Eventi) «È un mare» commenta l’assessore alla Cultura Rosanna Purchia. Per la vicesindaca Michela Favaro invece il capoluogo è «nascita». Punta sul colore: «il verde dei parchi e il blu dei fiumi» Francesco Tresso. «Torino è come un bambino che cresce» gli fa eco l’assessore all’Istruzione Carlotta Salerno. «Il cambiamento è nei volti dei ragazzi con cui lavoriamo ogni giorno» chiude il cerchio l’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli.

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