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Un crollo di 22 posizioni

Torino non è sicura: la città sprofonda nella classifica sulla qualità della vita

Arrivano i primi commenti: «Torino è in caduta libera», «È ora di aprire gli occhi»

Torino non è sicura: la città sprofonda nella classifica sulla qualità della vita

Polizia davanti a Porta Nuova (foto d'archivio)

L'insicurezza e la criminalità affondano Torino.

Arriva la tradizionale classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, che analizza il benessere delle province italiane. Cattive notizie per il capoluogo piemontese che perde ben 22 posizioni rispetto l'anno scorso: il grande punto debole è la categoria "giustizia e sicurezza", ma anche l'alto livello di inquinamento fa calare a picco la qualità della vita nella provincia torinese.

L'indagine, che racconta i territori italiani dal 1990, prende in esame 90 indicatori, basandosi su diversi parametri divisi in sei macro-categorie. La loro media determina il posizionamento nella classifica finale. Quest'anno Torino scende drasticamente al 58esimo posto, sprofondando nel tema sicurezza e aggiudicandosi il titolo di provincia con il più alto tasso di Pm10 d'Italia.

LA PAGELLA TORINESE

  • Ricchezza e consumi: si intende la disponibilità economica e capacità di spesa. Al primo posto troviamo una provincia piemontese, ma non è Torino: a "vincere" è Biella. In questa categoria la Città Metropolitana si è posizionata al 36esimo posto.

  • Ambiente e servizi: clima e tutela dell'ambiente, qualità ed efficienza dei servizi. Tra i vari parametri, l'indice di fragilità comunale, l'ecosistema urbano e la qualità della vita per generazioni. Anche questo si può dire non essere un punto forte per la Città Metropolitana, che arranca alla 69esima posizione. Nella lente del parametro "Pm10", che considera i valori medi annui, guadagna l'ultimo posto, confermandosi come una delle città italiane più inquinate. 

  • Cultura e tempo libero: uno studio sull'offerta culturale, luoghi e servizi per il tempo libero. Grazie ai numerosi eventi che hanno animato Torino quest'anno, la Città conquista il 21esimo posto nella categoria. Il punteggio migliore della pagella, con una sesta posizione, arriva dall'indice di sportività. 

  • Affari e lavoro: l'analisi cioè delle opportunità imprenditoriali e occupazionali. Una categoria che, come forse ci si aspettava, vede primeggiare Milano e Roma. In questo caso Torino, pur non trovandosi nella top 10, se la cava con un 17esimo posto: è il punteggio più alto ricevuto in tutta l'indagine.

  • Demografia, società e salute: ovvero le condizioni di vita e salute, livelli di istruzione. Tra gli studi presi in considerazione la qualità della vita delle donne, attraverso i parametri di: il tasso di occupazione femminile, gap occupazionale, speranza di vita, sport femminile e violenze sessuali. Torino è 47esima.

  • Giustizia e sicurezza: tragico, infine, il posizionamento di Torino su questo punto. Tra illeciti, incidenti ma anche l'indice di criminalità e il totale dei reati denunciati. In questa classifica la presenza delle grandi metropoli non stupisce, dove si rileva poco meno di una denuncia su tre reati. A Torino, nel periodo 2019-2023 si è verificato un aumento dei crimini del 7,6%, contribuendo a raggiungere la disastrosa 101esima posizione. Inoltre, secondo le statistiche, la città "vince il premio" come provincia in cui si verificano più truffe e frodi informatiche (107esimo posto). Non sono da meno i furti con strappo (105) e rapine in pubblica via (102)

LE PRIME RISPOSTE 

«La qualità della vita a Torino è in caduta libera», ha commentato Andrea Russi, capogruppo M5s in Consiglio comunale.
«Quando il sindaco Lo Russo è arrivato - prosegue - Torino era tra il 33esimo e il 21esimo posto nella classifica della qualità della vita. Ora, grazie alle sue illuminanti politiche, siamo scivolati con eleganza al 58esimo posto».
Secondo Russi l'aumento delle tasse, l'aumento delle strisce blu e tutte le polemiche legate al trasporto pubblico, hanno contribuito al crollo torinese.
«A quando l'ambizioso obiettivo del 100esimo posto?» ironizza.

Arriva anche il commento di Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia:«L’annuale classifica del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita certifica, per Torino, un disastro annunciato: 22 posizioni perse rispetto a un anno fa, addirittura 101esima posizione (su 107 totali) in tema di giustizia e sicurezza. E’ una bocciatura senza appello, l’ennesimo schiaffo per chi ancora sostiene che la questione sicurezza non sia un’emergenza del capoluogo piemontese».

«E dire – continua la Ambrogio – che dalle parti di Palazzo Civico non perdono occasione per minimizzare. I dati, di contro, sono semplicemente impietosi: terzi in Italia per numero di furti con strappo, sesti per furti con destrezza e rapine in pubblica via, malissimo anche in tema di ambiente e servizi, con venti posizioni perse rispetto a un anno fa. Insomma, un disastro su tutta la linea. Auspico che il Sindaco, per una volta, non tenti di difendere l’indifendibile e passi ai fatti. Torino è stanca del perbenismo dem, la sinistra esca dal salotto del Centro e faccia un bagno di umiltà e di realismo nelle periferie abbandonate al proprio destino. E’ ora di aprire gli occhi».

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