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MasterChef 14

Gyoza alla piemontese e sincerità senza filtri: così Simone Grazioso entra a MasterChef

Un imprenditore con il sogno della cucina: dalla sua Alba, Simone porta innovazione e tradizione nella masterclass

Gyoza alla piemontese e sincerità senza filtri: così Simone Grazioso entra a MasterChef

I tre giudici di Masterchef 14 e Simone Grazioso (Fonte Sky/Instagram)

Nella quattordicesima edizione di "MasterChef Italia" su SkyUno, a superare l'ultimo step del "Blind Test" è Simone Grazioso. Imprenditore 36enne, originario di Alba ma residente a La Morra, ha conquistato l'ultimo grembiule bianco, accedendo così alla prestigiosa masterclass. Grazioso, che si definisce un piemontese atipico, ha superato le selezioni con una rivisitazione dei "plin", trasformati in gyoza giapponesi. Questo piatto ha suscitato l'interesse di Giorgio Locatelli e Bruno Barbieri, ma non ha convinto del tutto Antonino Cannavacciuolo. Tuttavia, è stata la sua carbonara a garantirgli l'accesso alla fase successiva, nonostante il giudizio critico di Cannavacciuolo.

Simone Grazioso non è solo un aspirante chef, ma anche un imprenditore nel settore edile. Nato e cresciuto ad Alba, descrive la sua città natale come "una bellissima cittadina nel cuore delle Langhe". Figlio di genitori di origine siciliana, Simone si distingue per il suo carattere espansivo e carismatico, caratteristiche che lo rendono un piemontese fuori dagli schemi. Determinato e trasparente, non ha paura di mostrarsi per quello che è: "Non mi tengo dentro niente. Non fingo e non faccio la bella faccia", afferma con sicurezza. Questo approccio diretto e sincero è il suo punto di forza anche nella competizione di MasterChef, dove è pronto a dimostrare le sue abilità culinarie.

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Simone Grazioso non è solo un aspirante chef, ma anche un imprenditore nel settore edile. Nato e cresciuto ad Alba, descrive la sua città natale come "una bellissima cittadina nel cuore delle Langhe". Figlio di genitori di origine siciliana, Simone si distingue per il suo carattere espansivo e carismatico, caratteristiche che lo rendono un piemontese fuori dagli schemi. Determinato e trasparente, non ha paura di mostrarsi per quello che è: "Non mi tengo dentro niente. Non fingo e non faccio la bella faccia", afferma con sicurezza. Questo approccio diretto e sincero è il suo punto di forza anche nella competizione di MasterChef, dove è pronto a dimostrare le sue abilità culinarie.

La cucina di Simone è un mix di tradizione e innovazione, con un tocco di fusion che riflette la sua passione per la sperimentazione. Entrare nella masterclass di MasterChef era il suo sogno più grande, e ora è determinato a lasciare il segno. Con un premio di centomila euro in gettoni d'oro e la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette in palio, la competizione si fa serrata. Simone dovrà affrontare altri 17 concorrenti, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze e sogni, in una sfida che metterà alla prova non solo le capacità culinarie, ma anche la loro resistenza emotiva.

La sua performance è stata valutata da tre maestri d’eccellenza della cucina italiana: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Con il loro stile unico, hanno messo alla prova le sue capacità. Barbieri, con l’occhio attento ai dettagli, Cannavacciuolo, noto per la passione e il rigore, e Locatelli, capace di fondere tradizione e innovazione, hanno reso il giudizio un vero banco di prova per chi sogna di diventare il nuovo MasterChef Italia.

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