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L'analisi
27 Dicembre 2024 - 13:36
Foto panoramica della città di Torino
Torino sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti economici che stanno mettendo in luce le disuguaglianze tra i suoi vari quartieri. Nonostante un reddito medio cittadino di 24.427 euro all'anno, la città evidenzia delle significative disparità economiche e sociali tra il centro urbano e le zone periferiche. Questo scenario è ulteriormente complicato dalle conseguenze della pandemia, che ha accentuato le vulnerabilità preesistenti. Nei quartieri centrali, come il Centro Storico e la Crocetta, il benessere economico sembra resistere e addirittura fiorire, mentre le periferie, in particolar modo quelle situate a nord-est, affrontano una crisi sempre più pressante.
Ecco i redditi medi dei quartieri torinesi.
Nelle aree centrali di Torino, quali il Centro Storico, la Crocetta e la Gran Madre, si distingue un notevole benessere economico. All'interno del CAP 10121, il reddito medio si attesta sui 64.880 euro, mentre nelle zone circostanti i guadagni spesso superano i 50mila euro annui. Questi quartieri, noti per le loro residenze di lusso, l'accesso a servizi esclusivi e una vivace scena culturale, rappresentano il cuore pulsante della ricchezza della città.
D'altro canto, le aree nord-orientali, come Barriera di Milano e le zone corrispondenti ai CAP 10152, 10154 e 10155, registrano redditi medi compresi tra 18.492 e 18.762 euro. In queste aree, le opportunità lavorative sono limitate e molte famiglie si trovano ad affrontare gravi difficoltà economiche, ulteriormente accentuate dagli effetti della pandemia.
VANCHIGLIA |
19.500 euro | SAN SALVARIO | 41.700 euro |
SANTA RITA |
20.600 euro | MADONNA DEL PILONE | 46.700 euro |
SAN DONATO |
24 mila euro | CROCETTA | 60mila euro |
SAN PAOLO |
26 mila euro | CENTRO | 77 mila euro |
CINISIA |
34 mila euro | ZONA COLLINARE | 85 mila euro |
Se Torino si posiziona solo al 53° posto tra i comuni piemontesi per reddito medio, i centri vicini come Pino Torinese e Pecetto Torinese mostrano valori nettamente superiori, rispettivamente 42.500 e 41 mila euro annui. Questi comuni dell’hinterland offrono una qualità della vita elevata, beneficiando della vicinanza alla città e della loro esclusività residenziale. Questo confronto sottolinea le difficoltà del capoluogo piemontese nel tenere il passo con i suoi dintorni più prosperi.
Nonostante le criticità, Torino resta un pilastro dell’economia piemontese, contribuendo con 61,9 miliardi di euro al PIL regionale. Tuttavia, la città soffre nel confronto con altri grandi centri urbani italiani. A livello nazionale, Torino è al 335° posto per reddito medio. Questo posizionamento evidenzia la necessità di interventi strategici per rilanciare l’economia cittadina e migliorare la qualità della vita.
Di fronte a questa polarizzazione, Torino si trova a fare i conti con due realtà diverse: da un lato i quartieri centrali, floridi e dinamici, dall'altro le periferie che combattono per preservare un livello di vita rispettabile. Per il futuro sarà necessario attuare strategie mirate per combattere le disparità.
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