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Bomba carta, in 500 al presidio al circolo Arci: «Danni per 4mila euro»

Dopo l'atto intimidatorio, in tantissimi si sono radunati davanti alla sede di via Cervino, a Barriera

Il sit-in di solidarietà in via Cervino

Il sit-in di solidarietà in via Cervino

I danni sono ingenti, come spiega il presidente del circolo, Francesco Salinas: «Almeno 4mila euro». Indaga la Digos della questura di Torino per la bomba carta fatta esplodere contro il circolo Arci “Antonio Banfo” di via Cervino angolo corso Vercelli, a Barriera di Milano. Un’esplosione avvenuta poco prima dell'ora di cena (erano le 19), quando i locali erano chiusi da una ventina di minuti e che ha provocato danni alla serranda e alla doppia vetrina d’ingresso. Sul posto è intervenuta la polizia, che sta cercando i responsabili. «Una bomba carta ha divelto la nostra serranda d'ingresso mandando in frantumi le vetrate. Ma le nostre attività non si fermano», hanno affermato i membri del circolo della periferia nord di Torino.

Rivendicazioni, finora, non ne sono arrivate. La Digos indaga e le piste sono due: quella principale porterebbe al gesto folle di qualche malvivente, magari uno spacciatore che mal sopporta le attività del circolo considerato un presidio contro l’illegalità di zona e ha deciso di vendicarsi “regalandogli” una delle bombe carta non esplose a Capodanno. La seconda pista porterebbe all’antagonismo, magari agli stessi (tra cui Askatasuna) che le bombe carta le hanno già fatte esplodere al commissariato Dora Vanchiglia nel corteo di giovedì sera per Ramy. Si tratta, ovviamente, di prime ipotesi. «Noi non facciamo politica, ma attività nel quartiere. Abbiamo le sale piene di bambini e siamo senza parole per quanto successo. Speriamo sia un fatto circoscritto. Avvertimenti prima dell’accaduto? Non ce ne sono mai stati», sottolinea Francesco Salinas.

Intanto ieri quasi 500 persone, all’ora di pranzo, hanno fatto sentire la propria presenza presentandosi al circolo di via Cervino per un presidio di solidarietà. C’erano i politici, anzitutto, dal parlamentare Andrea Giorgis (Pd) a tutta, o quasi, la giunta comunale con gli assessori Chiara Foglietta, Jacopo Rosatelli, Carlotta Salerno, e poi la vicensidaca Michela Favaro. Presenti anche altri consiglieri comunali, da Claudio Cerrato (Pd) ad Alice Ravinale (Avs). E ancora la consigliera regionale Nadia Conticelli (Pd) e alcune sigle sindacali.

E a portare un saluto al circolo Arci di via Cervino sono arrivati anche i residenti della zona. Che raccontano il grande spavento: «Sembrava che stesse per scoppiare tutto il palazzo, hanno tremato i vetri delle finestre. Abbiamo avuto paura». Il circolo “Banfo” non possiede un sistema di telecamere e gli investigatori della polizia, per scovare i responsabili, dovranno cercare occhi elettronici altrove e sentire le testimonianze di chi a quell’ora possa avere visto qualcosa. La bomba carta non è stata lanciata contro l’ingresso del circolo Arci, ma è stata piazzata davanti alla sede e fatta esplodere. «Ringrazio tutti quelli che sono arrivati e ci hanno espresso la loro solidarietà - conclude il presidente Francesco Salinas - perché questo è un atto vandalico che colpisce chi lavora per il quartiere. Barriera ha grandi valori, non è un quartiere di tensione ma un luogo con grandi risorse». Intanto, per riparare i danni provocati dall’esplosione è partita una raccolta fondi. Che sta andando bene, perché nel giro di poche ore sono già stati racimolati mille euro.

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