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Montagna
22 Gennaio 2025 - 16:30
La Regione Piemonte ha deciso di puntare con decisione sul rilancio delle sue aree montane, stanziando un totale di 180 milioni di euro per il prossimo triennio. Un impegno finanziario senza precedenti, come sottolineato dall’assessore allo Sviluppo della Montagna, Marco Gallo, che mira a trasformare le zone alpine in un modello di territorio competitivo e innovativo, con un’elevata qualità della vita.
Di questi fondi, ben 120 milioni provengono dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr) 2023-2027, a cui si aggiungono risorse nazionali e regionali. "Mai prima d’ora la Regione aveva destinato un sostegno economico così significativo alle aree alpine – ha dichiarato Gallo –. Questo investimento consolida il primato del Piemonte come regione leader nello sviluppo sostenibile dei piccoli comuni montani".
Attraverso la "strategia per la montagna" si intendono perseguire tre principali obiettivi: ridurre la marginalizzazione delle aree interne, promuovere lo sviluppo economico e sociale e migliorare le condizioni di vita delle comunità montane. Il piano prevede interventi mirati alla salvaguardia del territorio, alla promozione delle risorse culturali locali e alla valorizzazione delle eccellenze ambientali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità e all’innovazione.
L'assessore Gallo ha presentato il bilancio di previsione per il triennio in corso, evidenziando come la Regione non abbia mai destinato così tante risorse alle zone alpine. "Uno sforzo che consolida il primato del Piemonte come regione che investe di più per lo sviluppo sostenibile dei piccoli comuni montani", ha dichiarato Gallo.
La strategia regionale si basa su cinque obiettivi principali. Il primo è lo sviluppo delle infrastrutture montane e il recupero del patrimonio architettonico e paesaggistico, per restituire valore alle aree interne. Il secondo mira a favorire lo sviluppo socio-economico, garantendo servizi pubblici essenziali, contrastando la desertificazione commerciale e sostenendo il reddito delle aziende locali. Il terzo obiettivo è la tutela ambientale, con interventi volti a recuperare piccole proprietà terriere e promuovere una gestione sostenibile di boschi e foreste attraverso associazioni fondiarie. Il quarto punta a promuovere la montagna come destinazione turistica, anche estiva, valorizzando l’offerta outdoor. Infine, il quinto prevede il rafforzamento delle aggregazioni territoriali, come le Green Communities e i Gruppi di Azione Locale (GAL), per affrontare i cambiamenti climatici e rilanciare lo sviluppo locale.
Nel dettaglio, per il 2025, la Regione ha destinato 28 milioni di euro, a cui si aggiungeranno 23 milioni dal Fondo Nazionale per la Montagna (FOSMIT) e ulteriori 7,3 milioni dall’avanzo di bilancio. Tra i progetti previsti, figura l’installazione di defibrillatori in tutti i rifugi delle Alpi piemontesi. Inoltre, con i 120 milioni del FEASR, la Regione finanzierà opere come viabilità per alpeggi (4 milioni), recupero di fabbricati d’alpeggio (7 milioni), infrastrutture turistiche (5,1 milioni), reti primarie e sottoservizi in borgate montane (7 milioni) e interventi sugli acquedotti (3 milioni). La parte più consistente, pari a 51,4 milioni, sarà destinata ai progetti dei 14 GAL del Piemonte, per promuovere innovazione e sviluppo nelle aree rurali.
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