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SALUTE & BAMBINI

Bambini, automedicazione e fake news: i pericoli per la salute e il ruolo cruciale del pediatra

Un convegno di Motore Sanità mette al centro la corretta comunicazione tra dottori e famiglie

Bambini, automedicazione e fake news:  i pericoli per la salute e il ruolo cruciale del pediatra

foto di repertorio

Un tema centrale per milioni di genitori è la gestione della febbre e del dolore lieve o moderato nei bambini. La crescente tendenza all'automedicazione, alimentata anche dal ricorso a fonti non sempre autorevoli, è stata al centro del dibattito durante il convegno “Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato a Vicenza da Motore Sanità, con il contributo di Angelini Pharma. L'incontro ha posto l'accento su un aspetto cruciale: l'appropriatezza prescrittiva e l'importanza di evitare l'uso improprio di farmaci antinfiammatori non steroidei (i Fans), che, se somministrati senza indicazioni mediche, possono comportare effetti collaterali significativi nei piccoli pazienti.

I dati di una recente indagine della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) rivelano che l'84% dei pediatri segnala un aumento costante dell'automedicazione tra i genitori, in particolare con i Fans. Il 49% dei bambini, infatti, riceve queste terapie spesso sulla base del “passaparola” prima di consultare il pediatra. Questo fenomeno evidenzia un problema di disinformazione, che potrebbe essere contrastato rafforzando il ruolo del pediatra e promuovendo campagne di sensibilizzazione sull'uso corretto dei farmaci per febbre e dolore. Come sottolineato da Antonio D’Avino, presidente della Fimp, "La febbre è una delle principali cause di ansia per i genitori e spesso porta a visite inutili o accessi ai pronto soccorso. Sebbene la febbre possa essere un meccanismo di difesa naturale, è essenziale che i genitori vengano educati a riconoscere quando intervenire con farmaci specifici per alleviare dolore e disagio, piuttosto che abbassare automaticamente la temperatura corporea con antinfiammatori".

La comunicazione tra pediatra e famiglia è emersa come un altro tema fondamentale. Bruno Ruffato, segretario provinciale della Fimp di Vicenza, ha sottolineato che l'empatia e l'ascolto attivo sono essenziali per costruire una relazione di fiducia. Tuttavia, la crescente richiesta di risposte rapide, spesso tramite canali digitali, sta cambiando il modo in cui le famiglie si interfacciano con i medici: "È quindi necessario che il pediatra, pur adottando modalità di comunicazione moderne, mantenga il contatto diretto con i genitori per evitare il ricorso a soluzioni fai-da-te basate su informazioni non verificate". Osama Al Jamai, segretario nazionale alla Tesoreria della Fimp ha messo in guardia dal pericolo di informazioni errate diffuse attraverso chat scolastiche e gruppi online. Il pediatra, ha spiegato, è la figura centrale nella gestione della salute dei bambini e il suo ruolo deve essere riconosciuto e rispettato per evitare trattamenti inappropriati. Il convegno ha anche affrontato l'importante tema delle fake news in ambito sanitario. La diffusione di informazioni errate attraverso i social media può compromettere l'aderenza alle linee guida mediche e danneggiare la salute dei bambini. 

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