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Torino

Il tuffo degli "orsi polari" nel Po (a 6 gradi) per la 124ª edizione del Cimento Invernale

Bambini e anziani: in 102 questa mattina si sono tuffati nel fiume. Ma c'è anche stato un quattrozampe che ha rinunciato all'ultimo secondo...

Il tuffo degli "orsi polari" nel Po (a 6 gradi) per la 124ª edizione del Cimento Invernale

Un gruppo di coraggiosi si è dato appuntamento questa mattina per affrontare una delle sfide più estreme e suggestive della tradizione torinese: il tuffo nelle acque gelide del Po. Un evento che, anno dopo anno, riesce a unire passione, tradizione e una buona dose di audacia, celebrando l'indissolubile legame tra la città e il suo fiume.

La 124ª edizione del Cimento Invernale, ospitata come da tradizione presso la sede del Circolo Canottieri Caprera, si è confermata un grande successo. Ben 102 partecipanti, tra cui adulti, bambini e persino un cane, hanno sfidato il freddo per prendere parte a questa storica manifestazione.

Tra le donne, la più giovane partecipante è stata Lucia, una bambina di appena 8 anni, mentre la veterana del gruppo, Marina, ha portato con orgoglio i suoi 73 anni. Tra gli uomini, il più giovane era Niccolò, di soli 7 anni, mentre il meno giovane, Vittorio, ha dimostrato che a 79 anni si può ancora essere pieni di energia e voglia di mettersi in gioco.

Come negli anni passati, non sono mancate le originali e divertenti coreografie dei partecipanti: chi si è tuffato con la sua inseparabile banana, chi è arrivato con la sua mascareta veneziana e chi ha portato il cane che però, ad un passo dal tuffo, ha preferito aspettare il suo amico umano a riva.

Tra i partecipanti, si sono raccolte impressioni cariche di allegria. Tra i coraggiosi anche l’attrice Pamela Villoresi con tutto il suo inconfondibile entusiasmo: «Sto recitando al Carignano e quando vengo a Torino vengo a remare, sono canottiera sul Po. Voglio essere adottata da questa città».

Le acque, a 6 gradi, non hanno tolto l’entusiasmo neppure ad Angelo che, dopo diverse edizioni, ci ha confidato: «È il dramma di un momento, anzi poi abbiamo caldo. È troppo bello partecipare, dobbiamo dimostrare a tutti che se vogliamo possiamo aiutare le persone, possiamo fare qualcosa di buono».

C’è anche chi ha attraversato le acque del Po per arrivare, come Marco, che ha raggiunto il circolo con la sua mascareta veneziana: «Ho disattivato la modalità camminamento sulle acque; perciò, son dovuto venire a remi sopra l’acqua. Sono carichissimo, aspettiamo il vin brulé ma prima un bel tuffetto in queste acque abbastanza tiepide, vista la fine di gennaio. Siamo sui 7 gradi percepiti».

A rendere il tutto ancora più coinvolgente è stata la presenza di Valter Gerbi, la cui voce ha accompagnato l’evento, esaltando con entusiasmo il coraggio dei partecipanti. Ad accompagnarlo anche quest’anno non poteva mancare lo storico “orso polare” Sergio Marzorati che fra tre mesi compirà 101 anni e al quale l’acqua del Po sembra mancare profondamente da quando, qualche anno fa, per raggiunto limite di età gli è stato vietato di tuffarsi: «Soffro a vedere gli altri però mi riempie di gioia vedere tanta gente che ha voglia di buttarsi perché l’importante non è tanto buttarsi, ma dimostrare a noi stessi, cioè a chi si butta, la possibilità di buttarsi per salvare qualcun altro. Se vedessi qualcuno nel Po mi butterei? Il tuffo di oggi rappresenta una prova per comprendere se, in un momento di bisogno, la persona sarebbe davvero pronta ad intervenire». Una vera lezione di vita da parte di un uomo straordinario, che è stato il primo direttore della scuola federale di subacquea torinese e ha dedicato la sua esistenza allo sport. 

L’evento ha assunto anche una dimensione solidale: il ricavato delle iscrizioni è stato devoluto al progetto “Laboratorio Subacqueo Inclusivo Diverse Ability”, che offre corsi di immersione per studenti con disabilità fisiche, intellettive e sensoriali.

Il Cimento Invernale ha una lunga storia. Le sue origini risalgono al gennaio 1899, quando il colonnello Nino Vaudano, fondatore della Rari Nantes Torino e pioniere del nuoto in Italia, aveva organizzato il primo tuffo nel Po. In un’epoca in cui il nuoto era ancora poco diffuso, l’iniziativa aveva l’obiettivo di promuovere questa disciplina.

 

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