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Lavoro
30 Gennaio 2025 - 11:20
Un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro l'anno, un business nel campo nelle rinnovabili, ma adesso chiude, vola in Cina e licenzia. È la parabola della Gurit Italy di Volpiano, che si giustifica, in buona sostanza, con il fiasco del green.
A darne notizia sono Filctem Cgil e Uiltec Uil di Torino, che domani, 31 gennaio, terranno un presidio di fronte alla sede di Volpiano, in via Torino 105. Dove lavorano 64 persone, 56 delle quali saranno licenziate. Il motivo, spiegano i sindacati, secondo l'azienda sta "nel drastico calo delle commesse, che non consente di proseguire l’attività produttiva, anche a causa della crescente concorrenza cinese e del costo elevato dell’energia nel nostro Paese". I cinesi fanno concorrenza spietata e la Gurit vola dunque in Cina.
Dichiarano Carlo Giunta e Luigi Palopoli della Filctem e della Uiltec di Torino: “Una notizia inaspettata, arrivata senza che la proprietà avesse dato delle avvisaglie sul piano in serbo per il sito di Volpiano. Le RSU avevano da poco trovato l’accordo per attivare, per tutto il 2025, il ciclo continuo di turni, quindi non si tratta di una crisi, ma di una scelta ben precisa. Abbiamo inviato la richiesta di esame congiunto con l’azienda e l’Unione industriali per tutelare le lavoratrici e lavoratori".
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