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Gtt, mezzi pubblici nel caos: 100mila corse fantasma nel 2024

Tra crisi di autisti e mezzi inaffidabili, Gtt promette soluzioni

Gtt, mezzi pubblici nel caos: 100mila corse fantasma nel 2024

È una pioggia di corse saltate nel 2024 quella che cade sui mezzi pubblici urbani torinesi. Sono più di 100mila le “corse fantasma” di tram e bus Gtt. In alcuni casi una corsa su venti non parte affatto. E quasi il 60% è imputabile alla critica mancanza di personale conducente.

A chiunque sarà capitato di ritrovarsi ad aspettare per 10, 20 minuti - o anche più - nervosamente alla banchina, un bus o un tram che appare e poi scompare dal radar dell’infomobilità Gtt. Lunghe attese fatte di digitazioni compulsive sul proprio smartphone per verificare sul canale telegram o sull’app Gtt dove il mezzo che stiamo aspettando si trovi in tempo reale. Ad “attestare” la prossimità del mezzo da noi è un asterisco di fianco all’orario di arrivo previsto, che, tuttavia, a volte scompare senza un preavviso. Senza lasciare certezza. E che in un caso su venti può tradursi in una corsa saltata.

Un disservizio che ammonterebbe a 100.242 corse nell’anno appena passato e per lo più imputabile alla “crisi autisti”. «Il 57,97% dei disservizi totali - ha dichiarato ieri l’assessora alla Mobilità di Palazzo civico Chiara Foglietta - è legato a tale fattore operativo, cui Gtt sta facendo fronte con il reclutamento di nuovi autisti. Il 28,85% è legato invece a guasti sui veicoli, mentre il 13,18% a cause esterne», ha spiegato in Sala Rossa.

Sulla totalità delle corse, 3.654.546 corse programmate nel corso dell’anno passato, è il 2,74% a non partire . A detenere il triste record del salto della corsa è il minibus elettrico Star 1, con il 15% di corse saltate sulle totali - 1 su 7 circa - la maggior parte delle quali legate a veicoli in doppia fila o comunque posizionati in modo da ostruire il passaggio dei piccoli bus per gli snodi più trafficati della città - il 70,32%.

Seguono poi la linea 56 - 5,49% - la 10N - 5,18%, di cui più dell’80% è dovuto all’assenza di autisti - la linea 15 - 5,18% e la linea 16 - 5,02%. Un disservizio per cui Gtt promette soluzioni proattive. Intervenendo ad esempio sulla previsione automatica di arrivo alle fermate, che prevede un ricalcolo “stimato” in caso di temporanei errori di localizzazione gps.

«Già da qualche mese sono stati modificati i criteri di gestione delle previsioni. In modo da escludere a monte dal “calcolo automatico” le corse soppresse e considerando solo quelle in servizio», ha rassicurato Foglietta. «Gtt sta anche lavorando per migliorare le segnalazioni sui canali di infomobilità in caso di perturbazioni, incidenti e auto sui binari. Soprattutto: si starebbe lavorando sull’assunzione di personale per l’efficientamento della programmazione oraria, per ridurre numero corse soppresse, rendere migliore e più regolare il servizio», ha sostenuto l’assessora.

Il nocciolo del problema, appare evidente, è infatti la mancanza di personale: «abbiamo chiesto sette mesi fa un’audizione con gli autisti e il sindaco, in modo da sentire le loro ragioni. Dovremmo parlarne e subito», le fa eco il consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, che attacca Gtt anche sul fronte dei tornelli attivi sui mezzi pubblici. Sulle cinque linee su cui i tornelli sono previsti ed operativi - 44, 6, 19, SE1 e SE2 - nel 2024 Gtt dichiara, infatti, un tasso di non funzionamento del 4% (più che dimezzato rispetto all’8,7% dell’anno precedente).

«Ma la realtà ci sembra ben diversa - incalza Firrao - perché la nostra consigliera Damilano sulla linea 19 ha trovato attivi i tornelli solo una su 20 corse. Chiederemo approfondimento in commissione», conclude.

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