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CANAVESE

Salvi Ponte Preti e quelli di Carignano e Settimo: un anno in più per affidare i lavori

Approvato l'emendamento che sposta al 31 dicembre 2025 la data ultima per i tre ponti in provincia di Torino

Salvi Ponte Preti e quelli di Carignano e Settimo: un anno in più per affidare i lavori

Salvi Ponte Preti e quelli di Carignano e Settimo: un anno in più per affidare i lavori (nella foto, l'attuale ponte Preti)

Sono salvi Ponte Preti e gli altri due ponti in provincia di Torino la cui costruzione era a rischio a causa dei ritardi nel dare il via libera agli appalti. Questa notte in commissione Affari costituzionali è stato infatti approvato l'emendamento al decreto Milleproroghe che sposta di un anno la scadenza dei termini per l'affidamento dei lavori per i ponti. La legge ora passerà all'esame del Senato e della Camera, ma non ci sono dubbi sul fatto che sarà approvata.

L'emendamento salva, sul territorio torinese, tre opere molto importanti per la viabilità. Si tratta del ponte tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese sulla provinciale 92, di quello sulla provinciale 122 a Carignano e soprattutto del nuovo Ponte Preti, il viadotto che dovrà collegare Strambinello a Baldissero, in Canavese. La nuova data limite è il 31 dicembre 2025 e sostituisce quella, ormai scaduta, del 31 dicembre 2024, che non si era riusciti a rispettare, mettendo così a rischio i finanziamenti per un'opera di importanza fondamentale per il territorio. L'attuale Ponte Preti, risalente al 1922, infatti è troppo stretto e non adeguato al passaggio dei mezzi pesanti, un problema che causa code e rallentamenti lungo la  strada provinciale 565 che collega il Canavese orientale con la parte occidentale. 

Intanto, tra maggioranza e opposizione è partita una “gara” per intestarsi il salvataggio. Ad annunciare il buon esito delle trattative in Parlamento sono stati l’onorevole Giovanni Crosetto e l’assessore ai Rapporti con le istituzioni del Comune di Rivarolo Canavese, Alessia Cuffia (Fratelli d’Italia): «Ringraziamo l’importantissimo lavoro di squadra portato avanti dai nostri Parlamentari di Fratelli d’Italia e dal nostro Governo che, nella tarda notte di mercoledì sono riusciti ad approvare in Senato l’emendamento 7.116 al Milleproroghe presentato a prima firma dal senatore Luca De Carlo».

A stretto giro, è arrivato l’intervento dell’onorevole Roberto Rosso, vice capogruppo di Forza Italia al Senato che esprime «grande soddisfazione per la riformulazione, in Commissione, all’emendamento a mia firma. Un emendamento fondamentale - sottolinea il Senatore Rosso - andato in porto, nonostante l’ingerenza negativa di altri partiti che hanno tentato il boicottaggio, e che permetterà a Comuni, Province e Città Metropolitana di Torino, di poter concludere gli iter procedurali avviati». Soddisfatto è anche l’onorevole Alessandro Giglio Vigna, secondo il quale «grazie alla Lega il Ponte Preti è salvo con gli altri ponti della Città Metropolitana di Torino. Passa l’emendamento Bergesio al milleproroghe, emendamento che traeva origini e forza dall’OdG Giglio Vigna del luglio 2024».

Secondo la deputata di Azione, Daniela Ruffino «è davvero curioso che la maggioranza rivendichi la proroga del decreto Ponti, visto che in questi mesi ho presentato diverse interrogazioni al Mit chiedendo proprio una proroga dei termini e sottolineando quanto gli interventi fossero necessari per non isolare i territori, evidenziando le possibili conseguenze per le comunità anche sotto il profilo economico e sanitario». E secondo il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd) «dobbiamo ricordare che questo passaggio fondamentale è avvenuto anche grazie all’impegno dei parlamentari del Pd e delle altre opposizioni».

A prescindere da chi ha davvero il merito del salvataggio, quello che è sicuro è che sono stati accolti gli appelli dei sindaci del territorio, che nelle scorse settimane non solo avevano chiesto a più riprese di intervenire per salvare l'opera ma erano anche fisicamente scesi in strada, manifestando sull'attuale ponte:

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