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Torino

Fiaccolata in piazza Castello: «In Italia non c'è libertà di religione»

Una fiaccolata di speranza: le minoranze religiose di Torino si uniscono per rivendicare la libertà di culto in Italia

Fiaccolata in piazza Castello: «In Italia non c'è libertà di religione»

Fiaccolata in Piazza Castello per la libertà religiosa

Circa 150 persone si sono radunate questa sera in piazza Castello per una fiaccolata organizzata dalle minoranze religiose di Torino per denunciare la mancanza in Italia della libertà di professare la propria religione.

«Siamo qui - ha spiegato il pastore valdese Francesco Sciotto - per ricordare che nel 1848 sono stati concessi i primi diritti a comunità religiose minoritarie, il 17 febbraio alla chiesa Valdese e qualche giorno dopo alla comunità ebraica. Siamo qui con tante altre comunità religiose della città per denunciare che in Italia il percorso delle libertà religiose non è finito. Molte comunità non hanno i diritti o perché non hanno firmato un’intesa o perché non sono riconosciute. In periodi bui come questi non esitiamo a dire che ci sono comportamenti persecutori».

Pastore Francesco Sciotto, Chiesa Valdese di Torino

Il cammino verso la libertà religiosa è stato lungo e complesso. Nel 1558, proprio in piazza Castello a Torino, il valdese Goffredo Varaglia fu bruciato sul rogo a causa delle sue convinzioni religiose. Tuttavia, questo luogo è anche simbolo di progresso: il 17 febbraio 1848 il Regno di Sardegna concesse diritti civili e politici ai valdesi, seguiti il 29 marzo dello stesso anno dagli ebrei.

Lapide in memoria del Pastore Valdese, Goffredo Varaglia

L’Italia ha compiuto passi significativi verso la tutela della libertà religiosa. I rapporti tra lo Stato e la Chiesa Cattolica sono regolati dai Patti Lateranensi e dalla successiva modifica del Concordato, mentre numerose confessioni religiose hanno stabilito accordi specifici con il Governo attraverso le cosiddette "Intese". Molti enti di culto invece sono ancora soggetti a leggi discriminatorie risalenti al periodo fascista del 1929 e 1930, che limitano la libertà di espressione della fede sia nella sfera privata che pubblica.

Diverse le comunità religiose presenti questa sera: Chiesa del Nazareno di Moncalieri, Comunità Evangelica Luterana di Torino, Chiesa Evangelica Valdese di Torino, Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno di Torino, Chiese Cristiane Evangeliche Battiste di Torino, Comitato Interfedi della Città Metropolitana di Torino, Comunità Ebraica di Torino. Presente anche Giampiero Leo, Vice Presidente Comitato Diritti Umani della Regione Piemonte e portavoce del movimento "Noi siamo con voi".

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